di Giorgio Stirpe
Altri tre punti di grande importanza per il Frosinone. A Pescara, nel testacoda del campionato di Serie B, i giallazzurri hanno rischiato di scivolare ma, ancora una volta, gettando il cuore oltre ogni ostacolo, hanno dimostrato di non soffrire di vertigini da primato in classifica. Da questa sera i canarini sono addirittura in solitaria.
Alvini ha potuto schierare la formazione tipo, o quasi: in difesa, davanti a Palmisani, il ritorno di capitan Monterisi al fianco di Calvani, con A. Oyono e Bracaglia terzini di fascia.
A centrocampo, assieme ai titolarissimi e intoccabili Calò e Koutsoupias, spazio di nuovo a Cichella. In attacco Raimondo perno centrale, assistito da Ghedjemis e Kvernadze.
L’inizio di partita poteva essere traumatizzante, perché, dopo appena 40 secondi, Tonin si è preso gioco di Monterisi con una finta, mettendo a segno un gol di pregevole fattura.
Traumatizzante dicevamo, per molte altre squadre sicuramente, ma non per questo Frosinone che ci ha messo appena 4 minuti per raddrizzare il punteggio con la rete, altrettanto di classe, del greco Koutsoupias salito a quota 6 gol nella classifica marcatori. Il centrocampista, oltre ad essere spesso ispiratore della manovra d’attacco, è sempre puntuale e letale negli inserimenti.
Due fiammate, una per parte, che hanno incendiato una partita, nella quale, i giallazzurri hanno sofferto molto la velocità della manovra avversaria per tutto il restante primo tempo, subendo diversi tiri verso lo specchio della porta. Questo non ha impedito al Frosinone di rendersi pericoloso in un paio di circostanze su azioni create da Ghedjemis, apparso più ispirato di Kvernadze. In generale la squadra è sembrata meno compatta del solito costringendo Palmisani agli straordinari.
Sorpresa? Sì per chi pensa che la capolista debba sempre dominare, no, invece per chi conosce il campionato di Serie B e sa che in ogni partita si deve lottare, sudare, soffrire, anche contro l’ultima della classe.
Negli spogliatoi la squadra si è ricompattata ed è tornata in campo con un altro piglio, ripresentandosi in maniera robusta come abbiamo imparato a conoscere.
Il Pescara ha fatto molta più fatica a far girare il pallone e, con A. Oyono (56’), i ciociari hanno trovato il gol della domenica. L’esterno gabonese si è accentrato lasciando partire un bolide terra-aria da 30 metri che ha tolto le ragnatele dal sette della porta difesa da Desplanches. Un gol che ha fatto esplodere il settore ospite, dove erano presenti ben 741 supporters canarini.
Con il Frosinone in controllo, al 94’ si è materializzato uno di quegli episodi che accelera il processo che porta i capelli a diventare bianchi, tecnicamente di canizie. Dopo una bella combinazione, infatti, il centravanti del Pescare Faraoni è andato tiro a colpo sicuro ma Cittadini ha salvato sulla linea, segnando, praticamente il terzo gol.
Anche gli ultimi, disperati, tentativi degli abruzzesi, sono stati controllati dall’undici ciociaro che, al triplice fischio, ha potuto far esplodere tutta la propria gioia e far correre Alvini ad esultare sotto il settore dei sostenitori giallazzurri.
La favola continua e si arricchisce di un nuovo entusiasmante episodio. E’ la quarta vittoria consecutiva, sesta nelle ultime sette partite, una marcia inarrestabile a cui nessuno, Monza compreso, sta riuscendo a rispondere.




