Torino, 4 dicembre 2025. Si chiude con numeri senza precedenti la decima edizione degli Aerospace & Defense Meetings Torino, la più importante business convention internazionale dell’industria aerospaziale in Italia, che in questi giorni ha trasformato il capoluogo piemontese in un crocevia globale di imprese, innovazione e strategie industriali. I dati parlano chiaro: oltre 12.000 incontri B2B, più di 3.200 partecipanti provenienti da 35 Paesi, 900 espositori, di cui 30 start up, e 300 buyer in rappresentanza dei principali player mondiali del settore.









Tra i protagonisti figurano nomi che segnano la rotta dell’aerospazio internazionale come Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Altec, Mecaer Aviation Group, Safran, Airbus, Boeing, Collins Aerospace, Lufthansa e Lockheed Martin. Una presenza che certifica il ruolo di primo piano assunto da Torino e dal Piemonte nel panorama industriale globale.
L’evento, voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è stato organizzato dalla società internazionale abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e ICE Agenzia, confermando un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e sistema produttivo.
«A&DM chiude con numeri di assoluto rilievo – ha dichiarato Andrea Tronzano, assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte – e dimostra che il Piemonte, quando investe con visione e unità d’intenti tra pubblico e privato, diventa un riferimento nazionale ed europeo. La filiera cresce, le aziende trovano occasioni concrete e il territorio torna al centro delle rotte dell’innovazione». Un messaggio chiaro, che individua nell’aerospazio uno degli asset strategici per l’economia e la credibilità internazionale del territorio.
Sulla stessa linea Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di commercio di Torino, che ha sottolineato come questa sia stata «l’edizione più grande di sempre per partecipazione, presenza di buyer e numero di incontri d’affari». Dal 2008 a oggi, ha ricordato, presenze e B2B sono triplicati, segnando l’evoluzione di un comparto passato da nicchia tecnologica a settore strategico imprescindibile per Torino e il Piemonte, capace di coinvolgere filiere diverse e valorizzare competenze innovative ben oltre l’automotive.
Un ruolo chiave lo ha giocato anche il tema dello Spazio, protagonista assoluto della giornata conclusiva. Il Lunar Economy Summit, alla sua prima edizione, ha acceso i riflettori sulle prospettive dell’economia lunare, coinvolgendo player globali come Thales Alenia Space, Leonardo Divisione Spazio, Voyager Technologies Europe, ESA, Telespazio, ASI e Lockheed Martin. Al centro del confronto, le sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni.
«Questa decima edizione conferma Aerospace & Defense Meetings Torino come piattaforma di riferimento globale per il business aerospaziale» – ha commentato Dario Peirone, presidente di Ceipiemonte – evidenziando come la collaborazione tra New Space Economy, grandi agenzie governative e industria tradizionale stia generando nuove traiettorie di sviluppo. Dalle infrastrutture lunari alla logistica orbitale, dai materiali avanzati ai sistemi di comunicazione e navigazione, il Piemonte si candida a essere uno dei laboratori più dinamici d’Europa.
Nei panel è emerso con forza anche il tema della Space Economy, trainata da investimenti pubblici programmati, grandi round privati e applicazioni commerciali che spaziano dall’agri-tech al monitoraggio ambientale, fino alle infrastrutture. Particolare attenzione è stata dedicata alla supply chain composta da PMI e start up, chiamate a rispondere a standard sempre più elevati in termini di qualità, costi e tempi, in una visione che coniuga innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione.
Ampio spazio è stato riservato ai programmi strategici presentati da Leonardo Divisione Spazio. Il Managing Director Massimo Claudio Comparini ha ribadito come l’Italia, con Leonardo, Thales Alenia Space e Telespazio, sia protagonista della nuova era dell’esplorazione lunare, con Torino al centro della realizzazione delle infrastrutture del programma Artemis. Dalla Lunar Gateway al primo habitat lunare europeo, fino al lander Argonaut e al sistema Moonlight, la Luna diventa il banco di prova per il futuro dell’umanità nello spazio, aprendo la strada alla sfida ancora più ambiziosa di Marte.
Un contributo di grande rilievo è arrivato anche da Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space, che ha raccontato come proprio in Piemonte si stiano costruendo i moduli Axiom, destinati a diventare la prima stazione orbitale commerciale, e i moduli del Lunar Gateway, futura casa dell’umanità in orbita lunare. Progetti che uniscono alta tecnologia e benessere umano, con soluzioni pensate non solo per la sicurezza, ma anche per il comfort degli astronauti.
Oggi Torino, il Piemonte e l’Italia, insieme a Leonardo e Thales Alenia Space, stanno trasformando visioni ambiziose in infrastrutture concrete. Dalla Luna a Marte, a 50 milioni di chilometri di distanza, il futuro dell’esplorazione spaziale passa sempre più da qui.




