Una mattinata intensa, densa di contenuti e fortemente partecipata ha visto Ferentino rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi intellettuali del Novecento. Il salone di rappresentanza del Liceo Martino Filetico si è trasformato in uno spazio di riflessione culturale e di incontro tra generazioni, accogliendo studenti, docenti e cittadini per un evento di alto profilo dedicato alla memoria del poeta, regista e pensatore friulano.
Cuore dell’iniziativa è stata la mostra fotografica messa a disposizione dall’ERAPLE FVG, capace di raccontare attraverso immagini potenti e suggestive il percorso umano e artistico di Pasolini. Scatti che hanno restituito non solo l’artista, ma anche l’uomo, il suo sguardo critico sul mondo e il suo rapporto profondo con la realtà sociale del tempo. L’esposizione è stata ulteriormente arricchita da un quadro presentato da Noemi Bartolomucci, che ha aggiunto una dimensione simbolica ed emotiva all’esperienza visiva.

Particolarmente atteso e accolto con grande attenzione l’intervento dell’ospite d’onore Ninetto Davoli, intervistato da Angelo Astrei. Attraverso ricordi personali e aneddoti vissuti accanto a Pasolini, Davoli ha offerto al pubblico uno sguardo intimo e autentico su una figura spesso raccontata solo attraverso le sue opere. Le sue parole hanno saputo catturare soprattutto l’interesse dei più giovani, rendendo viva e concreta la memoria di un intellettuale complesso e attualissimo.
A seguire, Cesare Costantini, direttore di ERAPLE FVG, ha dato voce alla poesia pasoliniana leggendo alcuni testi in lingua friulana. Un momento di grande suggestione, che ha riportato al centro il legame profondo dell’autore con le sue origini e con una dimensione linguistica meno nota ma fondamentale della sua produzione letteraria.

La giornata si è conclusa con i saluti della dirigente scolastica e del sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta, che hanno sottolineato il valore di iniziative capaci di coniugare memoria, scuola e territorio. Un modo concreto per mantenere viva l’eredità culturale di Pier Paolo Pasolini, affidandola alle nuove generazioni come strumento di conoscenza, consapevolezza e spirito critico.




