La componente “RInnovamento tesserati PD” rompe il silenzio e si fa sentire dopo le recenti dichiarazioni di Francesco Sordo, segretario del Partito Democratico di Anagni, pubblicate sul blog del giornalista Alessio Porcu, a firma del prof. Paolo Carnevale. Secondo la componente, i cittadini che ancora credono nel PD di Anagni devono sapere che l’attuale segretario “non rappresenta più il partito democratico”.
Le parole di Sordo, in cui invita a “mettere da parte l’egocentrismo e smettere di ambire a contare internamente”, vengono giudicate contraddittorie dalla minoranza interna, che sostiene come proprio l’egocentrismo sia stato praticato dal segretario fin dalla sua elezione, mettendo da parte le posizioni della minoranza.
Con l’elezione di Elly Schlein a segretaria nazionale del PD, la minoranza è stata subito rappresentata dalla nomina di Bonaccini come presidente del partito, con l’obiettivo di costruire un PD unito. Tuttavia, senza alcuna comunicazione interna, Sordo avrebbe sciolto la segreteria locale, i cui membri sono venuti a conoscenza della decisione solo tramite i giornali.
Sono ormai otto mesi che il Direttivo non si riunisce, nonostante siano emersi temi di rilevanza locale come il polo logistico di Cangiano a San Bartolomeo, la destinazione della ex polveriera e l’aumento della TARI. La componente critica sottolinea l’assenza di iniziative concrete da parte del segretario su tali questioni.
Chi oggi accusa Luca Santovincenzo di voler escludere i partiti, evidenzia la componente, è lo stesso che ha rinnegato gli accordi del PD con la coalizione LiberAnagni, mettendo in discussione anche il ruolo di un consigliere comunale eletto con il sostegno del partito. Non è tutto: Sordo avrebbe ostacolato il Sindaco Fausto Bassetta e sostenuto alle ultime elezioni amministrative Cardinali, candidato di centrodestra, contro il candidato ufficiale del PD.
Per la componente RInnovamento tesserati, Sordo rappresenta “la pietra d’inciampo” che impedisce ad Anagni di creare una coalizione solida con tutte le forze sane del centrosinistra, comprese le forze civiche. L’appello finale è chiaro: Sordo dovrebbe riconoscere i propri errori e farsi da parte, per consentire un rinnovamento dei comportamenti e delle persone all’interno del PD, nel rispetto del futuro della città e dei suoi cittadini.




