di Giorgio Stirpe
E’ stato un ottimo punto quello che il Frosinone ha portato via dal Castellani nell’ultima partita del 2025. Su un campo difficile, i giallazzurri hanno mantenuto l’imbattibilità che dura ormai da dieci giornate e la testa della classifica.
Chiudere l’anno in vetta è un ottimo viatico per affrontare la pausa con serenità.
L’Empoli si è presentato come un avversario molto scomodo in questa fase della stagione, perché in risalita dopo l’inizio di stagione molto difficile. I toscani sono a ridosso dei play off e lanciati verso posizioni ancora più alte.
Alvini, sapendo del coefficiente di difficoltà molto alto, ha voluto tenere tutti sulla corda anche in questo periodo a cavallo con il Natale. Il tecnico dei ciociari ha dovuto rinunciare, proprio a ridosso del calcio d’inizio, a Calvani che, a causa di un attacco febbrile, non è andato neanche in panchina. Dentro Marchizza sulla fascia, con Bracaglia al lato opposto; Cittadini e Monterisi centrali davanti a Palmisani.
A centrocampo l’inossidabile Calò con Cichella e Koutsoupias nel ruolo di trequartista. In attacco spazio a Raimondo in posizione di ariete, sostenuto dalle frecce giallazzurre Kvernadze e Ghedjemis.
Proprio Raimondo è stato il finalizzatore della bella trama con cui gli ospiti hanno sbloccato il match del Castellani (16’). Azione iniziata da Kvernadze con un colpo illuminante di tacco, rifinita da Marchizza e conclusa con un gran colpo di testa dall’attaccante giallazzurro.
Una giocata che sottolinea l’importanza del rientro a pieno regime del capitano, il quale, potrà dare una grande mano da qui in avanti ai suoi compagni di squadra. Quando la salute glielo ha permesso, Marchizza, soprattutto in Serie B, ha dimostrato di poter fare la differenza.
Il gol preso non ha demoralizzato i padroni di casa che hanno invece avuto una reazione emotiva importante prima ancora che tecnica. La pressione degli uomini di Dionisi è stata premiata al 24’ quando, sugli sviluppi di un corner, Nasti ha pareggiato sfruttando l’indecisione della retroguardia ciociara, al suo primo gol subìto di testa in stagione.
La gara da quel momento è stata molto equilibrata, il ritmo si è abbassato e le occasioni, da una parte e dell’altra, non sono state troppo chiare, ad eccezione di quella capitata sulla testa di Marchizza (35’), non sfruttata fino in fondo dal terzino canarino.
La caratteristica del Frosinone in trasferta è quella di attendere sornione il momento buono per colpire. Era già accaduto a Pescara e Reggio Emilia. Un copione che si è ripetuto anche ad inizio ripresa con l’Empoli impegnato nel possesso palla e gli uomini di Alvini vicini al gol, soltanto sfiorato, con Ghedjemis.
Il copione non è cambiato per tutto il resto del secondo tempo: i toscani hanno cercato di protendersi in attacco e portare costante pressione nella metà campo avversaria ma il complesso giallazzurro è rimasto solido, arginando le avanzate empolesi.
Nel finale è stato il Frosinone a sfiorare il gol della vittoria con Barcella, al 90’, che si è visto fermare il suo piattone da Fulignati.
Al triplice fischio i ciociari hanno ricevuto l’applauso degli oltre 500 sostenitori giallazzurri che hanno raggiunto Empoli.
Si torna in campo il prossimo 10 gennaio 2026 quando il Frosinone affronterà allo Stirpe il Catanzaro.




