Questa mattina, 29 dicembre 2025, nella storica Sala consiliare del Comune di Anagni, si è svolta l’ultima seduta del Consiglio comunale del 2025, in un contesto che ha restituito un quadro politico piuttosto carico di tensioni, critiche e richiami alla responsabilità amministrativa.
La riunione è stata aperta con le comunicazioni istituzionali, durante le quali Luca Santovincenzo, capogruppo di LiberAnagni, ha chiesto al sindaco Daniele Natalia un cambio di passo culturale nell’azione amministrativa. Santovincenzo ha evidenziato come, secondo l’opposizione, il Consiglio debba essere luogo di visione e collegamento con la comunità, più che un mero contenitore di atti tecnici. Il consigliere ha richiamato l’attenzione sulla centralità della cultura come valore fondante per la città e ha chiesto un confronto con la maggioranza su questo tema, ricevendo la disponibilità del sindaco ad approfondire il dialogo nei prossimi giorni.

Il clima, pur formalmente pacato – anche se influenzato dal periodo festivo – ha presto lasciato emergere contrasti sul merito delle decisioni da assumere in Aula. L’attenzione si è concentrata sui debiti fuori bilancio, punto che ha catalizzato il dibattito politico. Queste voci comprendono una variazione di bilancio di circa 300 mila euro per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture comunali, oltre a spese legali e altri oneri ereditati da sentenze giudiziarie. L’approvazione di tali debiti è stata salutata con soddisfazione dalla maggioranza, mentre l’opposizione (unicamente rappresentata dallo stesso Santovincenzo) ha espresso critiche forti riguardo alla scelta di ratificare impegni di spesa così rilevanti senza un’adeguata programmazione preventiva.
Il dibattito si è fatto più acceso sul tema delle spese legate a iniziative come il forum di geopolitica “Rimland”, organizzato nell’ultimo mese. Per la minoranza, la spesa di circa 8.500 euro per questo evento non rientrerebbe in una coerente classificazione di spese di rappresentanza, alimentando dubbi sulla direzione politica delle priorità comunali.
La chiusura del Consiglio ha visto il sindaco rivendicare l’impegno dell’amministrazione su iniziative culturali e di intrattenimento, ma la replica dell’opposizione ha ribadito una differente visione: cultura non come spettacolo, ma come spazio di confronto politico e civile, capace di contribuire alla crescita collettiva della comunità. È stato più volte richiamato il tema della trasparenza nelle scelte amministrative, tra cui l’invito a dettagliare gli interventi previsti con la spesa straordinaria approvata.
La seduta si è conclusa con un clima di grande attenzione da parte del consigliere di opposizione, che non ha mancato di evidenziare l’importanza di una rendicontazione chiara delle spese pubbliche, così come di un coinvolgimento più ampio delle forze politiche nelle scelte strategiche per il futuro della città.
Nel dibattito post-seduta si è inserita poi Sara Missori, responsabile cittadina di Possibile Anagni, che ha definito la gestione delle risorse pubbliche lontana da programmazione e trasparenza. Sara ha puntato il dito sulla ratifica dei debiti fuori bilancio, sottolineando la mancanza di una visione chiara su come tali spese siano state anticipate rispetto al bilancio comunale e lamentando risposte evasive da parte dell’amministrazione. Secondo la sua ricostruzione, alcune giustificazioni fornite in Aula da consiglieri di maggioranza non avrebbero convinto l’opposizione sul merito delle scelte finanziarie adottate.
Nel complesso, la seduta odierna ha messo in luce non solo questioni tecniche di bilancio, ma anche profonde differenze di visione tra maggioranza e minoranza su ruolo, metodo e prospettive dell’azione amministrativa per Anagni nel nuovo anno.




