GENZANO – MARINO, 31 dicembre 2025 – È un silenzio carico di dolore quello che in queste ore avvolge le strade e i campi sportivi di Genzano e Marino: il mondo sportivo dei Castelli Romani è in lutto per la scomparsa di Giuliano Cavallo, giovane calciatore di calcio a 5 noto e apprezzato per il suo talento e per la sua passione contagiosa per il gioco.
Giuliano Cavallo era un nome familiare per chi frequentava gli spalti e i campi del calcio a 5 nella zona. Cresciuto tra le fila del Castel Fontana, dove aveva conquistato stima e affetto non soltanto per la sua abilità tecnica ma anche per il suo instancabile impegno, Giuliano incarnava lo spirito di chi vive lo sport con gioia e dedizione. Aveva giocato anche in provincia di Frosinone.
La sua storia, tragicamente interrotta, ha suscitato una forte reazione di vicinanza e cordoglio. È stato il sindaco di Marino, Stefano Cecchi, attraverso un intenso messaggio condiviso sui propri canali istituzionali, a esprimere a nome dell’intera amministrazione e della comunità la profonda tristezza per la perdita. «Con profondo dolore apprendiamo della scomparsa di Giuliano Cavallo – ha scritto Cecchi – un ragazzo dal cuore grande, che con il suo sorriso e la sua energia ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che l’hanno conosciuto. La sua passione per il calcio e il suo impegno in campo resteranno un esempio per le future generazioni».
Non solo sport: chi lo conosceva racconta di Giuliano come di un giovane dal carattere solare, capace di infondere entusiasmo nello spogliatoio e di creare legami sinceri. Era spesso visto trascinare i compagni con parole di incoraggiamento, con quell’atteggiamento positivo che lo rendeva non solo un atleta rispettato, ma anche un amico prezioso fuori dal campo.
La notizia della sua scomparsa ha riverberato rapidamente oltre i confini dei comuni castellani, toccando tifosi e appassionati di calcio a 5 in tutta la regione, molti dei quali hanno voluto condividere messaggi di affetto e ricordi intensi sui social network, sottolineando come la sua figura non si limitasse alla dimensione sportiva ma fosse simbolo di aggregazione e amicizia.




