Roma piange una vittima dei botti di fine anno. A poche ore dal Capodanno, un uomo di 60 anni, di nazionalità moldava, ha perso la vita in seguito all’esplosione di un petardo tra Acilia e Vitinia, nel quadrante sud-ovest della Capitale. Un episodio drammatico che riaccende l’attenzione sui rischi legati all’uso improprio dei fuochi d’artificio.
L’allarme è scattato poco prima delle 17.30 in via Cortemaggiore. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, ma quando il personale sanitario ha raggiunto l’area, per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare. Il corpo è stato trovato riverso a terra, con gravi ustioni, colpito da numerose schegge e con un arto amputato, segni evidenti di un’esplosione di estrema violenza.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri di Ostia, intervenuti immediatamente sul luogo della tragedia, l’uomo avrebbe azionato personalmente un petardo, che gli sarebbe esploso tra le mani. L’impatto devastante avrebbe provocato l’amputazione dell’arto e una emorragia fatale, risultata determinante nel decesso.
L’onda d’urto dell’esplosione ha causato anche danni ai vetri di alcune auto in sosta, ma fortunatamente non si registrano altri feriti. Un dettaglio che non attenua però la gravità dell’accaduto, consumatosi in un pomeriggio qualunque, a ridosso di una delle notti più attese e rumorose dell’anno.
Le indagini sono tuttora in corso. Con ogni probabilità la Procura della Repubblica, dopo l’apertura di un fascicolo, disporrà l’autopsia per chiarire con esattezza le cause della morte e verificare la tipologia del materiale esplodente utilizzato. L’ennesima tragedia che, ancora una volta, trasforma i festeggiamenti in lutto.




