L’On. Nicola Ottaviani interviene con parole nette e senza sconti sulla vicenda politica che, nelle ultime ore, ha scosso il Consiglio comunale di Frosinone, dopo la clamorosa assenza in massa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, una scelta che ha costretto il sindaco Riccardo Mastrangeli a ritirare le due deleghe assessorili riconducibili al partito.
Secondo Ottaviani, quanto accaduto rappresenta un grave strappo istituzionale e politico, lontano anni luce dalle reali esigenze della città. “Se i referenti di Fratelli d’Italia si facessero un giro nei quartieri cittadini – come facciamo quotidianamente noi – forse eviterebbero pessime figure come quella rimediata nell’ultima seduta consiliare”, afferma l’esponente politico, denunciando un atteggiamento che definisce ambiguo e contraddittorio: promesse di fiducia a parole, tentativi di demolizione nei fatti.
Il punto di rottura, sottolinea Nicola Ottaviani, è rappresentato dall’ultimatum imposto al primo cittadino: o la concessione di un nuovo assessorato prima del Consiglio o il boicottaggio dell’aula. “Questo – chiarisce – non è confronto politico, ma un ritorno alla preistoria della politica, quella che si chiama ricatto, e che rischia di trasformarsi in un boomerang clamoroso per FDI nel capoluogo e nell’intera provincia di Frosinone”.
Un comportamento che, secondo Ottaviani, ha messo seriamente a rischio l’approvazione di pratiche fondamentali per lo sviluppo urbanistico e sociale della città. Tra queste, la riduzione del vincolo cimiteriale, attesa da oltre mezzo secolo da migliaia di cittadini, e lo stanziamento di contributi pubblici destinati a famiglie in difficoltà economica e a persone con gravi disabilità fisiche o psicologiche. “C’è un solo modo per definire tutto questo: pura irresponsabilità”, incalza l’ex sindaco.
Dopo la figuraccia consumata davanti all’opinione pubblica, la richiesta di un confronto politico appare, per Ottaviani, tardiva e paradossale. Il dialogo tra partiti è sempre legittimo, soprattutto se orientato al bene comune, ma il confronto più urgente e necessario dovrebbe essere con il sindaco Riccardo Mastrangeli e con le liste civiche che hanno portato alla vittoria elettorale del 2022. In caso contrario, avverte, il confronto inevitabile sarà quello con i cittadini, custodi della vera sorpresa democratica: la scheda elettorale.
Nel suo intervento, Nicola Ottaviani non risparmia una riflessione più ampia sulla classe dirigente territoriale. “Avere come leader nazionale una figura del valore di Giorgia Meloni non significa automaticamente saper interpretare il ruolo di classe dirigente negli enti locali”, osserva, sottolineando come, in assenza di una visione responsabile, sia necessario individuare nuove energie capaci di garantire il raggiungimento degli obiettivi amministrativi.
Obiettivi che, per chi vive a Frosinone, restano chiari e concreti: opere pubbliche realizzate e consegnate, nuove piazze, scuole, palestre, parchi pubblici, investimenti sul sociale e innovazioni nei settori dei trasporti e dell’ambiente. Un percorso che, secondo Ottaviani, ha contribuito a rendere il capoluogo un modello di modernità nel panorama del centro-sud Italia.
Il messaggio finale è diretto e inequivocabile: “Chi vuole rincorrere sgabelli e poltroncine lo faccia in fretta. Il Sindaco Mastrangeli e la città di Frosinone sono abituati ad altre velocità e ad altri valori”.




