Venerdì 15 ottobre alle ore 16:30 presso la Sala della Ragione del Palazzo comunale di Anagni verrà presentato il libro “Il giuramento di Pan. Per una fratellanza estetico politica in architettura” (Marsilio Editori) scritto da Gianluca Peluffo. L’evento patrocinato dal Comune di Anagni è stato organizzato dall’Ordine degli Architetti di Frosinone.
Oltre all’autore interverranno gli architetti Flavio Mangione (Consigliere nazionale CNAPPC), Roberto Grio (Direttore artistico SPAM Festival Architettura di Roma), Ernesta Caviola (OAPPC Imperia), Marco Brizzi (Critico e curatore di iniziative legate ai temi dell’architettura) e la dott.ssa Roberta Busnelli (Direttore Editoriale IQD). I saluti istituzionali sono affidati al Sindaco di Anagni Daniele Natalia, all’Assessore alla Cultura Carlo Marino ed al Presidente OAPPC Frosinone Paolo Vecchio. L’incontro sarà moderato dall’arch. Federica Caponera (Vicepresidente Responsabile Dip. Formazione OAPCC Frosinone) e dall’arch. Tiziana Di Folco (Consigliere Responsabile Dip. Cultura OAPPC Frosinone).
Il volume del professor Peluffo è una proposta di fratellanza per l’architettura: Il giuramento di fratellanza si delinea intorno all’idea che l’architettura sia il luogo di incontro fra il sentire individuale e il sentire collettivo di una comunità. Attraverso spazio e linguaggio questa “fusione di orizzonti” anti-individualista persegue l’obiettivo della “costruzione del cittadino” ed ha, dunque, uno scopo civile. In tal senso il ruolo politico dell’architettura è non solo perseguibile ma inevitabile, un “destino” dentro alle cose fisiche e spirituali del costruire. Nel testo si individua un percorso genealogico dell’arte italiana, o in senso più generale mediterranea, che in modo trasversale e interdisciplinare crea questo meccanismo estetico-politico.
Il Sindaco Daniele Natalia e l’Assessore alla Cultura Carlo Marino dichiarano: «La presentazione de “Il giuramento di Pan” offrirà ampi spunti di riflessione sulla funzione pubblica che l’architettura può e deve rivestire. Ci piacerebbe che l’evento fosse il più aperto possibile, destinato certamente ad un pubblico di addetti ai lavori ma anche al singolo cittadino che abbia voglia di approfondire certi temi in quanto l’architettura, più di altre discipline tecniche, è aperta agli stimoli della riflessione teorica con tratti filosofici che poi, nella pratica si materializza. Una questione certamente interessante ed a cui abbiamo voluto concedere spazio nell’offerta culturale cittadina».