“Meglio tardi che mai”! Con queste parole il movimento Cittatrepuntozero, guidato dal consigliere comunale Fernando Fioramonti, commenta il parere urbanistico non favorevole da parte dell’Ufficio Tecnico, relativo al rilascio dell’AIA per la realizzazione del biodigestore.
“Dopo mesi di sole parole, di inseguimento del consenso e dei soliti spot, finalmente l’amministrazione Natalia – prosegue Cittatrepuntozero – dimostra concretamente che il suo no al biodigestore è qualcosa di più concreto. Ce ne compiacciamo! Il sindaco ha accolto i rilievi mossi da Cittatrepuntozero: dopo la conferenza stampa in pompa magna, in cui dichiarava l’improvviso no della maggioranza al biodigestore, gli abbiamo chiesto passi concreti per impedire la realizzazione dell’impianto.
Il parere negativo per l’AIA va certamente in questa direzione. In questa sede il parere del Comune assume una natura più vincolante ed era importante arrivare ad una posizione ufficialmente negativa. Sosterremo la scelta dell’amministrazione da un punto di vista urbanistico.
È evidente ormai – prosegue la nota – che tale scelta ha inevitabili riflessi sulla decadenza del Consgliere Fioramonti. Era già palese prima ma oggi ancor di più che si è in presenza di uno stesso interesse perseguito dal Comune e dal Consigliere Fioramonti unitamente al collega Tasca. Pertanto ci auguriamo che al parere segua anche la definitiva archiviazione dell’iter di incompatibilità! In difetto ci sarebbe la dimostrazione che la incompatibilità è un artifizio politico per eliminare due consiglieri scomodi perché lavorano nell’interesse della collettività. Certamente il sindaco non vorrà danneggiare il fronte del no al biodigestore facendo decadere Fioramonti e Tasca!”.
Il movimento poi conclude con una nota polemica:”l’unica nota dolente è che il sindaco, nell’ inconsueta location delle conferenze stampa del Comitato No Biodigestore, ha omesso di spiegare ai cittadini perché non ha invece presentato il parere sanitario negativo all’AIA. Ci piacerebbe saperne il motivo. Quel che è certo è che tale parere è di stretta competenza del sindaco, che lo avrebbe dovuto presentare in Regione entro 90 giorni dalla conferenza di servizi e cioè entro lo scorso 30 novembre! Sono queste ambiguità che ci lasciano dubbiosi e basiti. Di questa omissione grave il sindaco dovrebbe darne conto!”