Macchie enormi e muri che trasudano umidità quasi in ogni stanza della casa, una situazione ormai insostenibile, esasperata dalla pandemia e dal continuo rinvio a una situazione definitiva: parlano da sole le immagini inviate alla nostra redazione da alcuni residenti delle case popolari ATER di via Cerere Navicella, poco fuori il centro cittadino, con i vetri di molte finestre annebbiati da un’evidente condensa e il muro della cucina nero per le infiltrazioni d’acqua. “Una situazione – ci dicono gli stessi residenti – che è peggiorata nel corso del periodo di emergenza sanitaria che ha obbligato tutti a trascorrere in casa molte più ore nell’arco della giornata, riducendo al minimo gli spostamenti esterni”.
“Purtroppo dobbiamo fare i conti con infiltrazioni d’acqua, umidità e muffa alle pareti – raccontano ancora i residenti – la situazione è sempre la stessa. Le camere sono piene di acqua e muffa. Facciamo quello che possiamo, apriamo le finestre, puliamo continuamente con la candeggina, ma è tutto inutile. Abbiamo anche chiesto – più volte – agli enti competenti un sopralluogo affinché fosse verificata la salubrità degli ambienti, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”.
Nelle abitazioni in questione sono diversi anche i più piccoli, costretti – loro malgrado – a fare i conti con la difficile situazione; un disagio più che condivisibile quello manifestato dai residenti che preoccupare, ancor più, per il coinvolgimento di minori in questa vicenda, i quali meritano cure e appropriate tutele.
articolo a cura di Francesco Recchia