Il 98% delle famiglie, che potenzialmente hanno diritto al bonus sociale idrico nell’Ato 5, non ha presentato domanda per avere l’agevolazione. Acea Ato 5 ha rilevato che solo una minima parte (appena il 2%) delle circa 180.000 utenze domestiche esistenti ha provveduto a richiedere lo sconto previsto dalla legge per i consumi dell’acqua. Tale dato stride se rapportato al fatto che nell’ATO5 sono circa 18.000 i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Il bonus sociale idrico è di per sé una risposta già disponibile e immediata a molte delle istanze che provengono dal territorio difronte alla situazione di disagio economico, che purtroppo però, resta ancora ampiamente inutilizzata.
Al fine di agevolare l’adesione al bonus idrico, il Gestore del servizio idrico integrato ha avviato un’apposita campagna informativa rivolta a tutti gli utenti potenzialmente interessati, affinché richiedano l’applicazione dell’agevolazione, potendo così usufruire di un quantitativo gratuito d’acqua all’anno per ogni componete del nucleo familiare pari a 18,25 metri cubi. In particolare, dal 20 maggio scorso, è online una campagna con il banner informativo “Scopri il bonus idrico” su tutti i siti di informazione locali.
Hanno diritto al bonus i nuclei familiari con Isee non superiore a 8.265 euro (e non superiore a 20.000 euro se con più di 3 figli a carico). Inoltre, hanno diritto al bonus anche i titolari di reddito o pensione di cittadinanza. È possibile richiedere il bonus solo per la fornitura di acqua per uso domestico residenziale: si tratta di un’agevolazione diretta e finalizzata a ridurre la spesa per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Come accennato, il bonus prevede la fornitura gratuità di 50 litri d’acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare (si tratta quindi di oltre 18 metri cubi d’acqua all’anno a persona). Ad esempio, una famiglia di 3 persone beneficiaria del bonus non versa i corrispettivi €/mc per la fornitura di 55 metri cubi all’anno, e per tale quantitativo non dovrà nulla nemmeno per le componenti €/mc “fognatura” e “depurazione”. Pagherà quindi esclusivamente le quote fisse previste dalla tariffa. Per la stessa fornitura, la medesima famiglia che arriva a consumare 90 metri cubi all’anno, avrà in bolletta un risparmio di circa il 40%.
Si ricorda che il bonus spetta agli utenti diretti e indiretti del servizio idrico. L’utente diretto è l’utente finale che sia direttamente titolare della fornitura a uso domestico residente; l’utente indiretto, invece, è uno dei componenti del nucleo familiare, che utilizzi nell’abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata a un’utenza condominiale.
Il bonus spetta ovviamente anche a chi vive in un condominio e la normativa prevede particolari sistemi di riconoscimento ed erogazione dell’agevolazione. Si ricorda, inoltre, che le utenze beneficiarie di bonus sociale idrico sono tutelate anche in caso di morosità.
Per ottenere il bonus idrico, è necessario presentare domanda al proprio Comune di residenza o presso un altro ente eventualmente designato dallo stesso Comune (CAF, Comunità montane, ecc.). I moduli per richiedere l’agevolazione sono reperibili sul sito dell’Arera (www.arera.it), sul sito www.sgate.anci.it o sui siti del gestore (www.aceaato5.it) e dell’ente di governo d’Ambito (www.ato5fr.it).
Tutte le informazioni possono essere reperite all’indirizzo web: https://www.gruppo.acea.it/al-servizio-delle-persone/acqua/acea-ato-5/bonus-idrico