La tecnologia avanza più velocemente rispetto alla mente umana, è un fatto ormai. Siamo lenti ad accogliere i cambiamenti che ci vengono proposti dalla società contemporanea, così frenetica. Molto spesso si parla di inclusione, di uguaglianza, di equità, ma scavando più a fondo possiamo osservare che è di difficile riscontro nella realtà dei fatti. Nello specifico parlando di disabilità possiamo dire che le barriere architettoniche sono quasi del tutto abbattute (anche se dipende molto da città a città) ma quelle mentali, di barriere, non sono proprio superate, e possiamo notarlo in molte sfere della vita quotidiana.
E’ per questo che vogliamo mostrarvi come Maria Grazia ed Enrico, genitori di Alessandro Luca, hanno cercato di dare un importante messaggio di inclusione, che potrebbe essere di grande esempio per altri genitori che hanno figli con Trisomia 21 e per molti datori di lavoro. Tutto questo per ricordarci che i genitori sono importanti nella vita di bambini e ragazzi, e che con le stimolazioni giuste si può raggiungere qualsiasi obiettivo. Dunque è l’ambiente in cui si cresce a fare la differenza nella mente di ciascuno, ed è sempre l’ambiente che dà la possibilità di miglioramento ed di raggiungimento degli obiettivi.
Le parole della madre di Alessandro
“Io e mio marito abbiamo creato questo video con uno scopo ben preciso, quello di mandare un messaggio di inclusione lavorativa. Abbiamo avuto l’appoggio da parte della scuola, che lo ha reso partecipe del programma in onda su Rai2 intitolato “O anche no”, andato in onda il 12 febbraio di quest’anno – che inseriamo di seguito e parte dal minuto 6.06 – e che è stato per noi molto importante per trasmettere questo messaggio. Alessandro ha quasi 18 anni e ormai è diventato testimonial di se stesso, fa teatro e piscina da molti anni ed è una grande soddisfazione per noi.”
Ribadisce la mamma: “questo video ha uno scopo ben preciso…quello di promuovere l’ integrazione lavorativa nella disabilità… Ma più di tutto quello di testimoniare che è possibile colloquiare e intercedere con chi è disabile per discutere di lavoro …..per discutere di ciò che la realtà offre!! …E a prescindere che sia faticoso o meno…ognuno ha il diritto di mettersi in discussione con le proprie capacità e con tutti i rischi che ne convergono! Tramite l’ Associazione Associazione Insieme Alatri Onlus abbiamo realizzato questa simulazione di colloquio seguendo la linea di coordown in occasione della giornata nazionale delle persone con sindrome di Down per sensibilizzare quanto più possibile imprenditori pronti a mettersi in gioco e ad addestrarsi alla trasmissione del proprio sapere e alla pazienza di insegnare e trasmettere il proprio mestiere! Alessandro Luca è nato il 31 maggio 2003, frequenta il quarto anno all’Istituto Alberghiero “M. Buonarroti” di Fiuggi, all’interno di un bellissimo edificio storico, ha scelto indirizzo Cucina con un unico obbiettivo, quello di imparare attraverso la scuola, non solo un mestiere ma l’arte di porsi di fronte ad ogni situazione che lo condurrà ad una crescita personale per essere pronto a relazionarsi con chiunque voglia puntare su di loro.”
“Alessandro Luca è un ragazzo con Trisomia 21, frequenta il quarto anno nell’Istituto Alberghiero di Fiuggi. I suoi genitori hanno costruito un video dove c’è la simulazione di un colloquio di lavoro. Abbiamo pensato fosse utile per molti vederlo. Come stimolo, come proposta, non soltanto come speranza.”
”Mi parli di lei”; ”sono Alessandro Luca, ho 18 anni”. Alla domanda “Perché vuole lavorare?” lui risponde “perché tutti hanno il diritto di lavoro e vorrei anch’io una mia autonomia”. Perché dovremmo prendere proprio lei? “Perché sono determinato, brillante e vorrei realizzare il mio sogno, che è quello di diventare cuoco”. E conclude il ragazzo: “ricordate, il lavoro è un diritto fondamentale” non a caso è “nella Costituzione italiana, nel primo articolo.”
Auguriamo al dolce e determinato Alessandro di realizzare il proprio sogno.
articolo a cura di Chiara Tarquini