Sono stati definitivamente assolti dal grave capo di imputazione di furto pluriaggravato i due ferentinesi – entrambi residenti ad Anagni – che – ad ottobre del 2017 – furono sorpresi dai Carabinieri della Stazione di Anagni mentre, con un furgone di proprietà di uno dei due, trasportavano un ingente quantitativo di legname prelevato poco prima da un’area vicina a località La Macchia di Anagni.
Ad assistere legalmente i due imputati nel processo, durato quattro anni e definitivamente conclusosi questa mattina – martedì 18 maggio – al Tribunale di Frosinone, gli avvocati Giampiero Vellucci e Antonio Mastrangeli (foto in basso) che, davanti alla dott.ssa togata Chiara Doglietto, sono riusciti a dimostrare l’assoluta liceità dell’azione dei due imputati.
Stando – infatti – a quanto confermato anche dall’allora assessore al Patrimonio Aurelio Tagliaboschi, dall’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale arch. Alberto Pulcini e dal responsabile di una azienda faunistico-venatoria – tutti sentiti come persone informate sui fatti – i due hanno agito in virtù di un accordo informale, formalizzato dall’esito di alcune riunioni, secondo il quale sarebbe stato loro compito quello di ripulire un’area recintata di circa 200 ettari dalla folta vegetazione e di riparare, ove se ne fosse verificata la necessità, la recinzione stessa – installata dalla citata azienda faunistico-venatoria per evitare la fuga di lepri e fagiani.
Quella che, dunque, è sembrata essere ad una prima analisi un’asportazione illegittima di legname, altro non era che un’opera obbligatoria determinata dalla necessità di sgomberare l’area dal legname e dai residui dei lavori effettuati, in maniera completamente gratuita, dai due imputati.