Dopo la pubblicazione, in questa pagina, della notizia della presa di posizione del Comune di Sgurgola nei confronti del progetto del biodigestore che dovrà essere realizzato nella zona industriale di Anagni, diversi – tra esponenti politici, associazioni e semplici cittadini – hanno espresso il loro pensiero al riguardo. Di seguito riportiamo quello del dott. Nello Di Giulio, dell’associazione Quartiere Cerere e quello di Legambiente Anagni:
IL DOTT. NELLO DI GIULIO (ANAGNI CAMBIA ANAGNI): “GRATITUDINE IMMENSA; questa volta è Sgurgola, è l’intera valle del Sacco che ci richiama; ci aspettiamo tutti che i colleghi consiglieri di maggioranza, oltre che muti, non siano anche irrimediabilmente sordi”
Esprimo vera gratitudine verso il consiglio comunale di Sgurgola che ha approvato unanime una chiara delibera contro la realizzazione del mega impianto di trattamento rifiuti “biodigestore” in località Selciatella di Anagni. I nostri centri, oltre che essere confinanti, hanno molta storia in comune condividendo, da un versante o dall’altro, lo stesso territorio costituito dalla Valle del Sacco. Una comunanza di iniziative a difesa della salute e dell’ambiente da tempo e con amministrazioni non sempre parimenti sensibili ai problemi dell’inquinamento, ancorché certificati nella dichiarazione di SIN a livello nazionale.
La delibera assunta ieri dal consiglio di Sgurgola, articolata ed efficace, richiama quella della moratoria verso ogni tipo di impianto di trattamento rifiuti eccedenti le locali necessità già adottata dal consiglio comunale di Anagni il 30 marzo 2017, completamente disconosciuta dal sindaco Natalia nel rilasciare il suo favorevole parere alla Regione Lazio il 24 dicembre scorso. L’azione del Sindaco Corsi e dell’intero consiglio di Sgurgola, oltre indiscusso valore sul piano politico ed amministrativo, è anche una chiara e concreta risposta della politica del territorio alla campagna di normalizzazione mediatica che livelli politici, associazioni di categoria e organi di comunicazione stanno tentando da settimane nei confronti dei cittadini.
Ma la presa di posizione unanine del consiglio comunale di Sgurgola suona anche come un richiamo alle responsabilità proprie del ruolo di sindaco del “primo cittadino” anagnino e esprime anche un forte monito e richiamo alla trasparenza dei consiglieri della maggioranza amministrativa di Daniele Natalia. In queste settimane il loro agire è palesemente risultato più volto a difendere la loro poltrona che non il futuro della città e dei cittadini che li hanno eletti a loro rappresentanti.
La città di Anagni, nel suo essere città dantesca, detesta l’idiozia e l’ignavia e chiede con forza lealtà a chi è stato chiamato ad amministrarla dietro ben altri impegni che non il renderla “città baricentrica nel sistema rifiuti”.
Questa volta è Sgurgola, è l’intera valle del Sacco che ci richiama; ci aspettiamo tutti che i colleghi consiglieri di maggioranza , oltre che muti, non siano anche irrimediabilmente sordi. La città ne soffrirebbe molto ma, di certo, non sarebbe a dimenticare.
LEGAMBIENTE ANAGNI: “ORA CI SENTIAMO MENO SOLI”
Apprendiamo con grande soddisfazione il risultato del Consiglio Comunale Straordinario di Sgurgola, svoltosi su richiesta dei tre consiglieri di minoranza. Con voto unanime, Il Consiglio ha dato mandato al Sindaco e alla Giunta Comunale di adottare tutti gli atti opportuni e necessari per impedire la realizzazione del Biodigestore di Anagni. Come associazione che da anni combatte questo progetto nelle Conferenze di servizi, ci sentiamo meno soli. Ci auguriamo che anche altre amministrazioni seguano esempio di Sgurgola.
Noi continueremo a mettere in campo tutte le nostre energie per opporci alla realizzazione di questo progetto che non serve al territorio.
L’ASSOCIAZIONE QUARTIERE CERERE: “I GIOCHI NON SONO FINITI”
Tre coraggiosi consiglieri di opposizione di Sgurgola – Gianluca Ciaschi, Massimo Corsi e Simone Lepri – hanno chiesto un consiglio comunale straordinario, dove hanno potuto proporre una delibera sul biodigestore di Anagni. In sostanza a Sgurgola è stato fatto quello che ad Anagni è stato impedito, visto che il Presidente del Consiglio Salvati aveva risposto alla richiesta di consiglio comunale dell’opposizione convocando una seduta appositamente “non deliberativa”. Invece a Sgurgola ieri sera, con deliberazione unanime, il consiglio comunale ha espresso la sua ferma contrarietà e opposizione alla realizzazione del biodigestore di Anagni.
Inoltre, cosa importantissima, il Consiglio ha dato mandato al Sindaco e alla Giunta Comunale di adottare tutti gli atti opportuni e necessari per impedire la realizzazione dell’impianto in questione, inclusi gli atti di iniziativa politica a tutti i livelli occorrenti, dal livello locale a quello regionale e nazionale, le azioni ed iniziative di competenza comunale presso la partecipata società SAF Società Ambiente Frosinone s.p.a. ed il ricorso ad ogni idonea azione legale volta ad ottenere l’annullamento della “Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale” e di tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenti.
I giochi non sono dunque finiti. Si aprono nuovi scenari a livello politico. Adesso dovranno esprimersi anche gli altri Comuni. Vediamo come si mettono tutti i rappresanti politici della Provincia…