Il caldo eccessivo, soprattutto se associato a un alto tasso di umidità, può essere molto pericoloso per i nostri amici a quattro zampe.
Gli animali domestici, come l’uomo, possono andare incontro al colpo di calore o al colpo di sole che può mettere seriamente in pericolo la loro vita.
In particolare, si evidenzia che la loro capacità di termoregolazione, per la difesa contro il caldo, è estremamente scarsa, in quanto non sono dotati di un efficiente sistema di sudorazione lungo tutto il corpo.
Evitare pertanto assolutamente, soprattutto se si tratta di cani anziani, cuccioli o brachicefali, di lasciarli al sole e, nel caso di sintomi sospetti: difficoltà respiratorie, sete e salivazione eccessiva, vomito/diarrea etc. bagnare il cane con acqua tiepida e portarlo di corsa dal proprio veterinario.
Si raccomanda di seguire queste semplici e importanti regole:
– è vietato tenere i cani legati alla catena. La Regione Lazio vieta la detenzione a catena dei cani e di tutti gli animali da compagnia. La norma è stata approvata con un emendamento alle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2021.
– non lasciate cani, gatti e altri animali in macchina (non è sufficiente lasciare i finestrini un poco aperti e neanche parcheggiare all’ombra perché l’abitacolo si riscalda rapidamente anche perché l’animale con l’iperventilazione emana a sua volta calore)
– non lasciate i cani legati in luoghi esposti alla luce solare diretta
– assicuratevi che gli animali abbiano sempre a disposizione dell’acqua fresca
– evitate di portarli a spasso nelle ore più calde della giornata
– portare i cani in spiaggia solo se ci sono condizioni favorevoli (es. ventilazione, ombra)
Se sospettiamo che il nostro animale presenti sintomi riconducibile al colpo di calore:
– spostatelo rapidamente dal luogo in cui si è verificata l’ipertermia e portatelo in ambiente fresco e ventilato
– iniziate a raffreddare il corpo con acqua di rubinetto, docce o panni bagnati sopra il collo, la testa, le orecchie, le ascelle e la regione inguinale – N.B. evitate ghiaccio o acqua ghiacciata
– non fatelo bere a forza
– consultate nel più breve tempo possibile un medico veterinario
– monitorate per le successive 24 – 48 ore
Altre regole per garantire la salute e il benessere dei nostri animali nella stagione estiva
Fate molta attenzione a non lasciare residui di cibo nella ciotola perché vengono decomposti dai batteri, che con il caldo si sviluppano velocemente, e possono dare luogo a tossinfezioni alimentari anche gravi.
Dopo una passeggiata ispezionate accuratamente il mantello, le orecchie e le zampe e fate particolare attenzione ad atteggiamenti anomali come scuotimento della testa, lambimento continuo di parti del corpo e starnuti ripetuti per individuare la presenza dei cosiddetti “forasacchi”, spighe di graminacee, che possono provocare gravi inconvenienti.
L’ispezione del mantello consente anche di controllare la presenza di parassiti come le zecche e pulci. A scopo preventivo è fondamentale effettuare regolari trattamenti antiparassitari secondo le indicazioni del medico veterinario efficaci anche contro le punture del flebotomo (pappatacio). Ricordate che zecche, zanzare e pappataci possono veicolare malattie molto pericolose per il nostro animale come erlichiosi, rickeziosi, leishmaniosi, filariosi.
Fate attenzione anche a quello che l’animale può ingerire durante le passeggiate in campagna perché i terreni possono essere concimati o trattati con sostanze anche tossiche (diserbanti, lumachicidi) e a volte possono essere presenti resti di cibo avariato o esche avvelenate.
È consigliabile non tenere animali in ambienti eccessivamente condizionati e fate attenzione agli sbalzi di temperatura.
Se viaggiate con gli animali cercate di evitare le ore più calde e ricordatevi di portare la ciotola per l’acqua e un piccolo asciugamano per rinfrescarli in caso di necessità.
Assicuratevi, inoltre, che la temperatura all’interno dell’auto non sia né troppo calda né troppo fredda. Durante i viaggi lunghi fate soste regolari per fare scendere l’animale dalla macchina e permettergli di bere.