“Il Milite senza nome – ha dichiarato il Sindaco, Nicola Ottaviani – porta il nome di un’intera nazione e di un popolo, che ha subìto perdite enormi, in termini di vite umane, con un tributo di sangue notevole sull’altare delle libertà individuale e collettive. Ed il Comune di Frosinone, come capoluogo, non poteva sottrarsi al riconoscimento del coraggio e della memoria dei propri figli, tutti autentici eroi”.
L’amministrazione comunale ha così aderito all’iniziativa commemorativa “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia (1921-2021)”, inizialmente promossa dal “Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia” e rilanciata da Anci e dal 72° Stormo dell’Aeronautica Militare mediante lo Stato Maggiore della Difesa, finalizzata alla possibilità di conferire al Milite Ignoto in ciascun Comune d’Italia la cittadinanza onoraria.
Il 10 agosto 1921 il Parlamento approvò la Legge sulla “Sepoltura della Salma di un Soldato Ignoto”. Per l’occasione una speciale Commissione di Decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa, individuò i resti di undici Soldati non identificati dai principali campi di battaglia della Grande Guerra: le undici bare furono raccolte nella Basilica di Aquileia, dove il 28 ottobre la Signora Maria Bergamas, Madre di Antonio, caduto e disperso, scelse per tutte le Italiane il simbolo di un intero Popolo. La bara giunse a Roma su uno speciale convoglio ferroviario il 2 novembre, dopo avere toccato città e paesi d’Italia ed avere ricevuto il silente omaggio di tutti, senza distinzione di credo, religioso o politico. Il 4 novembre, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri il feretro, dopo essere stato visitato da decine di migliaia di persone, fu scortato all’Altare della Patria. Portato a spalla da Decorati al Valore, fu tumulato nel monumento ove tuttora il Soldato riposa.
Lo scorso 4 novembre è stato celebrato il Centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria ed è auspicabile che il ricordo di quel Soldato possa permettere un ulteriore passo avanti nel riconoscimento collettivo di un simbolo di unità nazionale, sempre alla luce della nostra Costituzione.
Ad ogni ricorrenza, inoltre, il palazzo comunale della Città di Frosinone sarà illuminato con il tricolore.