Per il momento è una festa solo virtuale quella in onore di nonno Salvatore che oggi compie il secolo di vita. L’attuale situazione dei contagi legati all’emergenza del coronavirus non consente di celebrare come si dovrebbe, con baci ed abbracci, la straordinaria ricorrenza. La comunità arcese, attraverso messaggi e auguri, vuole comunque stringersi intorno a Salvatore e alla sua famiglia.
«In un momento non facile – ha detto il primo cittadino – caratterizzato da una grande incertezza per tutti, la storia di Salvatore è quasi una luce di speranza per ognuno di noi e, perché no, di buon auspicio. Nato ad Arce il 26 gennaio 1922, coniugato con Paolina Polselli, ha combattuto la guerra in Africa e subito dopo si è trasferito a Roma entrando nella Polizia di Stato. Per meriti di servizio – ha ricordato ancora Germani – è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Nel 1982 si congeda con il grado di Maresciallo Superiore. Da pensionato è ritornato ad Arce, in località Collenoci, nella casa che con sacrificio si era costruito, per dedicarsi finalmente alla campagna ed in particolare alla cura del suo vitigno e delle sue piante di olive. Attualmente vive a Roma vicino ai suoi affetti familiari con i due figli, cinque nipoti e un pronipote. A Salvatore, in attesa della fine dell’emergenza quando si spera che si potrà festeggiare in altro modo, giungano gli auguri del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale».