Il primo maggio riapre uno dei luoghi religiosi più importanti del Lazio e di una buona parte del Centro Italia; dopo il lungo periodo di pausa invernale riaprirà il Santuario della Trinità, in Vallepietra.
La storia narra che un uomo, intento a coltivare il terreno posto sul Colle della Tagliata, vide due buoi che trainavano l’aratro cadere nel vicino precipizio; accorso sul limite del baratro e sicuro della morte dei buoi, li vide invece in posizione quasi di venerazione davanti all’immagine della Trinità, comparsa improvvisamente su una parete della vicina Grotta.
La riapertura del santuario, sarà anche l’occasione per ricordare quanto avvenne a Vallepietra il 1° maggio 1944, quando i soldati tedeschi in ritirata da Cassino minacciarono la fucilazione di numerosi abitanti del paese, se non fosse stato rivelato loro il luogo dove erano tenuti nascosti alcuni militari americani. Per fermare il massacro, intervenne l’allora parroco, don Salvatore Mercuri, il quale convinse i tedeschi a ritirare la minaccia assicurando che nessun soldato americano era nascosto a Vallepietra.
Come da tradizione alle ore 6.30, presso la Chiesa di San Giovanni, il rettore Mons. Alberto Ponzi darà la consueta benedizione ai pellegrini arrivati a Vallepietra, per poi partire in pellegrinaggio a piedi verso il Santuario.
L’apertura, che darà inizio alla stagione dei pellegrinaggi, è prevista per le 9.00 e a seguire ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di Anagni-Alatri Mons. Lorenzo Loppa.
Alle 16.00 infine, si terrà a Vallepietra la Santa Messa di ringraziamento presieduta dal rettore.
Dopo due anni di pandemia, finalmente i pellegrini potranno tornare a venerare la Trinità come una volta, naturalmente il rettore chiede comunque la massima attenzione e il rispetto delle norme governative.
Tutti gli eventi che si svolgeranno al santuario della Santissima Trinità potranno essere seguiti dai pellegrini e devoti della Trinità impossibilitati a recarsi al santuario, anche da casa. Visitando il sito internet del Santuario, la pagina Facebook o il canale YouTube.