I soci, nell’assemblea del 5 maggio, hanno votato tramite notaio il Consiglio di Amministrazione proposto come da norma. Una novità importante per l’Istituto di Credito nato nel 1901 come Cassa Rurale ed Artigiana di Anagni è stata la prima donna eletta nel prestigioso esecutivo.
Nello spirito dello Statuto che volle coordinare i cittadini desiderosi di cooperare in maniera fattiva, la Banca anagnina aderente alla Cassa Centrale Banche ha scelto la dott.ssa Anna Maria Pilozzi, vice presidente de “La Caramella Buona“, non solo per adempiere a quanto previsto dalle nuove norme in vigore, ma soprattutto per sottolineare la vocazione al Sociale ed alla Solidarietà.
Nel nuovo Consiglio d’Amministrazione, che a giorni sceglierà il successore di Stefano Marzioli per il ruolo di Presidente, manca Augusto Frattale, da anni nel Consiglio di Amministrazione e stretto collaboratore, con il ruolo di vice, del presidente Stefano Marzioli.
Affetto e stima incondizionata per il dott. Augusto Frattale, non solo pedina importante ma soprattutto cerniera fra i piani alti e la vasta compagine sociale; nonché una sorta di “auriga” che, la storia insegna, ha sempre avuto un ruolo essenziale. Frattale ha scelto di lasciare spazio ai giovani, dimostrando fedeltà e attaccamento morale alla creatura che ha contribuito a sostenere ed irrobustire.
Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di BancAnagni
Consiglieri: Anna Maria Pilozzi, Fabrizio Neglia, Gioacchino Giammaria, Giuseppe Pennesi, Guglielmo Loreti, Raniero Savone.
Collegio sindacale
Presidente: Enzo Bellincampi; sindaci effettivi: Cesare Di Pirro e Alessandra Grimaldi; sindaci supplenti: Gianfranco Imperia e Maria Rosaria Leccese.
Il Collegio dei Probi Viri
Il Collegio dei Probi Viri vede come membri effettivi la riconfermata “presenza rosa” Cinzia Belardi affiancata da Tommaso Cecilia; membri supplenti Alessandro Compagno e Alberto Natalia. Nel Codice Etico si legge: “La Cooperazione mutualistica di Credito rappresenta fin dalla sua nascita un fattore di sviluppo delle Comunità. Essa esprime una differente interpretazione della finanza e del credito, che, nata per promuovere l’inclusione sociale e trovare una soluzione alla piaga dell’usura, si è evoluta nel tempo sempre secondo le logiche del localismo, della cooperazione e della mutualità, della condivisione, dell’autogoverno e dell’autonomia”; e sullo Statuto “persegue il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e degli appartenenti alle comunità locali, promuovendo lo sviluppo della cooperazione nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio in cui opera…”.