È stata inaugurata oggi pomeriggio dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis la rotatoria Asi 4 a Frosinone. Il progetto, avviato appena quattro mesi fa, è stato realizzato in tempi record. Un’infrastruttura fondamentale per le aziende presenti nell’agglomerato industriale, ma anche per quanti ogni giorno percorrono quell’arteria di collegamento.
L’opera ha avuto un costo complessivo di circa 800.000 euro e rientra nel più ampio programma operativo sottoscritto tra Regione Lazio, Consorzio Industriale (ex Asi Frosinone) e Astral. Il piano d’investimenti prevede la realizzazione di 16 progetti in tutta la zona industriale, molti di questi sono stati già avviati e sono in fase di ultimazione. Infatti a breve si procederà con le prossime inaugurazioni.
«Quella di oggi è una giornata importante – ha sottolineato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis – Lo scorso mese di febbraio è stato avviato il cantiere e a distanza di quattro mesi abbiamo ultimato i lavori, consegnato l’opera e reso alla zona industriale un sistema di collegamento molto più sicuro ed efficiente. Siamo convinti che le buone infrastrutture siano la condizione necessaria per rendere forte il nostro tessuto economico ed ecco allora che l’annuncio di dicembre, quando presentammo il piano, si è trasformato in un’opera vera, reale, concreta. L’obiettivo del Consorzio è quello di rendere le nostre zone industriali sempre più all’avanguardia, moderne e sicure. Dobbiamo creare i presupposti affinché le aziende abbiano una logistica semplificata e che garantisca i dovuti collegamenti. Un ringraziamento bisogna rivolgerlo al Presidente Zingaretti che ha voluto fortemente queste opere e la sua presenza testimonia l’attenzione su questo tema. Un ringraziamento anche alle imprese, perché questi sono progetti costruiti insieme. Lavoriamo nell’interesse esclusivo di questo territorio. Di chi ci investe e di chi lo abita».
«Il Lazio è sempre più protagonista delle dinamiche competitive del Paese – ha aggiunto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – Con l’opera che oggi presentiamo aggiungiamo un tassello importante al grande progetto di riordino della viabilità, in una zona industriale importante per la regione e al tempo stesso nodo fondamentale di scambio del centro Italia. E un passo in avanti che porta vantaggi ai cittadini e ai tanti operatori del sistema industriale».
nota stampa a cura dell’Ufficio Comunicazione del Consorzio Industriale del Lazio
FROSINONE, SARA BATTISTI: ROTATORIA ASI 4 IMPORTANTE PER ZONA INDUSTRIALE
“Ancora un investimento per la zona industriale di Frosinone, grazie alla collaborazione tra Consorzio industriale del Lazio e Regione: con la rotatoria Asi 4, inaugurata oggi alla presenza del Governatore Zingaretti e del Presidente De Angelis, si mette a disposizione delle aziende locali una infrastruttura importante. L’investimento di circa 800 mila euro modernizza una porzione di territorio e migliora i servizi per l’intero agglomerato. Un’opera, peraltro, terminata in soli quattro mesi: segno di efficienza e di volontà di rendere il nostro territorio sempre più competitivo e in grado di attrarre nuove risorse. Il mio grazie a Zingaretti, De Angelis, Mallamo e a chi ha lavorato in questo progetto”.
Così in una nota Sara Battisti, presidente della commissione regionale Affari Costituzionali.
PASQUALE CIACCIARELLI: “INAUGURATA L’ASI 4, ORA MANCANO SOLO LE INDUSTRIE”
Dopo l’inaugurazione della nuova rotatoria avvenuta lo scorso 6 luglio in cui hanno presenziato il Presidente della Regione Zingaretti, quello del Consorzio industriale Francesco De Angelis,il consigliere regionale Mauro Buschini e l’amministratore unico dell’Astral Antonio Mallamo, il Consigliere Regionale Pasquale Ciacciarelli e Luca Zaccari, Presidente del consiglio provinciale, hanno voluto esprimere la loro opinione in merito:“L’inaugurazione della rotatoria ASI 4 è sicuramente un passo in avanti sotto l’aspetto dell’ammodernamento di una zona industriale che, dagli anni 90, è praticamente rimasta invariata; ma, a ben vedere, sembra una toppa messa per coprire un buco enorme in cui la viabilità è l’ultimo dei problemi reali: perché, analizzando la situazione di tutto il consorzio industriale, si nota come questa sia ben al di sotto delle sue reali potenzialità produttive, con importanti difficoltà di sviluppo e con l’enorme ostacolo del SIN, che assieme alla sua gestione scellerata da parte della stessa amministrazione regionale che tanto si vanta di tenere a cuore il territorio, sta impedendo l’arrivo di fondi da parte dei privati per ammodernare ed ampliare i propri impianti a causa delle continue ingerenze, ritardi burocratici e un non così spassionato interesse nella nostra terra come tanto decantato nei comizi elettorali. Zingaretti, inoltre, ha tirato fuori un concetto che dovrebbe far ancor più riflettere: cioè che la zona industriale nel frusinate rappresenta il 75% dell’export della Regione Lazio, una percentuale altissima se pensiamo a cosa hanno passato piccoli, medi e grandi imprenditori negli ultimi 15 anni, senza chiaramente togliere nulla a tutti quegli operai che hanno lavorato in condizioni amministrative precarie e che più di tutti hanno subito sulla loro pelle prima la crisi economica, poi la lentissima ripresa; e bene, al netto di questo ultimo dato, come si può abbandonare un territorio così importante per la regione a se stesso? Com’è possibile che nonostante vari progetti, fondi ottenuti da ogni ente nazionale e sovranazionale, promesse faraoniche da campagna elettorale, l’ASI del frusinate viva ancora un periodo di enorme difficoltà, amplificato dallo scempio della gestione delle bonifiche dei terreni inquinati che tutt’oggi stanno bloccando la nascita di nuovi, moderni e più ecologici impianti industriali?”
Inaugurata la rotatoria ASI4: la nota del circolo “5 Aprile” Prc-se
Di seguito, la nota – pubblicata in forma integrale e senza modifiche – inviata a questa redazione dal circolo PRC-SE “5 aprile”:
Memorabile il taglio del nastro con la presenza di Zingaretti, Buschini e De Angelis, rispettivamente presidente della Regione Lazio, consigliere regionale e presidente del consorzio industriale Lazio, accompagnati da nutrita schiera di scodinzolanti discepoli. L’evento si è svolto nella caratteristica cornice dell’area industriale, sul tratto di strada, meglio noto ai più, come Asse Attrezzato. Per l’occasione diventata zona di grandi attrazioni che, promette Zingaretti, sarà da oggi ancor più bella e attraente grazie alla meravigliosa rotatoria. Insomma un’opera di fondamentale importanza, realizzata grazie all’investimento di circa € 800mila; un manufatto che, come sostenuto dai tagliatori di nastro professionisti, servirà a promuovere l’ammodernamento della zona industriale.
Ciò nonostante resta il fatto che il contesto in cui quella meraviglia si colloca, rimane come abbiamo imparato a conoscerlo: la montagna maleodorante ad oggi non ancora bonificata, e montarozzi di rifiuti ai bordi della strada, che alimentano miasmi, odori nauseabondi, come se non bastassero quelli già percepibili provenienti dalle aree limitrofe causati da altre fonti di inquinamento. Ne citiamo una tra le tante, il Depuratore Consortile di Colle San Paolo a Ceccano (che De Angelis non ignora di certo, oggetto di inchiesta dell’Antimafia). Impianto questo messo sotto sequestro dalla Magistratura, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati alcuni dirigenti dello stesso depuratore.
Un teatro penoso non certo alleggerito dalle tante profferte di sesso alimentate da donne, in massima parte di colore, costrette dal perverso mercato di schiave del sesso gestito da criminali, forti loro, dell’inazione dei poteri costituiti.
A dirla in breve l’inaugurazione “simbolo del riscatto frusinate” è avvenuta in un luogo che, ad oggi, resta il simbolo del degrado sociale, ambientale e politico di questo territorio per cui i nostri festeggianti decisori politici nulla di risolutivo hanno prodotto. Ma, come si sa, una rotatoria non si nega a nessuno soprattutto agli imprenditori del cemento e del catrame che piangono miseria da mesi.
Ci si perdoni la malafede se continuiamo a porre domande poco gradevoli. Dei cittadini frusinati condividiamo la diffidenza e la rabbia e allora ci chiediamo:
Quando si inizierà ad operare per una vera, non millantata, riqualificazione del territorio? Una riqualificazione cioè mirata ad arginare la piaga dell’inquinamento proveniente soprattutto delle attività industriali?
Quanto possono essere utili una o più rotatorie in una terra da decenni vittima della tragedia ambientale. Ma forse una rotatoria è meglio del Sin, almeno nell’orizzonte strategico di Zingaretti & soci, visto che il Presidente della Regione Lazio ha puntato tempo fa alla revisione al ribasso del perimetro del Sin e quindi ad una nuova e più addomestica riperimetrazione dell’area.
A fronte di tale boria c’è di che essere preoccuparti e condividiamo i timori dei comitati per la bonifica della Valle del Sacco di ritrovarci in queste zone con una nuova ondata di industrializzazione selvaggia. Questa Valle non merita di pagare, di nuovo , e ancora, le conseguenze di scelte politiche che favoriscono gli interessi industriali ai danni della cittadinanza.
Dove è andato a finire il circuito virtuoso dello sviluppo ecosostenibile?
Quale futuro ci aspetta in un territorio che regala malattie ad ogni respiro?
Se la gente non va a votare ha tutte le ragioni per diffidare dai partiti e dei loro leader che da anni dividono i loro impegno fra discorsi falsamente rassicuranti e tagli di nastri, come una volta faceva la peggiore Democrazia Cristiana.
Questa nostra terra ciociara ha bisogno di tutela e dignità. Quella dignità e tutela che solo i movimenti di lotta contro il saccheggio del nostro territorio possono assicurare.