“Il bambino è giunto in Pronto soccorso accompagnato dai genitori, è stato sottoposto a triage con l’attribuzione di un codice verde e l’esecuzione di un tampone, risultato positivo.
È stato inviato immediatamente in pediatria in continuità di pronto soccorso, secondo le procedure aziendali, visitato dal pediatra che ha rilevato un rapido peggioramento delle condizioni cliniche e ha provveduto a chiamare gli anestesisti.
Nel frattempo, era stato anche allertato il 118 per il trasferimento di competenza (avvenuto in altre occasioni anche con elisoccorso). Il rapido peggioramento delle condizioni cliniche non ha consentito il trasferimento in quanto il paziente non era stabilizzato e quindi non era trasportabile.
Il decesso è intervenuto in breve tempo nonostante l’equipe medica intervenuta abbia effettuato le necessarie manovre di rianimazione. La stessa equipe medica, dopo aver constatato il decesso, ha chiesto il riscontro autoptico diagnostico per determinare le cause della rapida morte del bambino.
Oggi stesso si è svolto un audit interno per verificare e rendere disponibili le informazioni circostanziate circa i fatti, gli orari precisi e il percorso assistenziale seguito da ogni singolo sanitario intervenuto“.
Lo comunica in una nota la Direzione della Asl di Frosinone.
La nota di Potere al Popolo: “non chiamatele tragedie sono omicidi! Questa gestione della Sanità ha le mani macchiate di sangue”
È di ieri la terribile notizia: all’ospedale Spaziani di Frosinone muore un bambino per Covid di soli 7 anni. Si spezza il cuore, è un dolore per tutti, un evento che fa rabbia perché inaccettabile e lo è ancora di più se si pensa che , forse, se l’ospedale di Frosinone avesse avuto un’ambulanza disponibile si sarebbe potuta evitare la tragedia.
“Ma questa è la situazione nel Lazio. Nello specifico nella provincia di Frosinone. Una provincia martoriata dal punto di vista sanitario: un sistema sanitario inefficiente e forse è il caso di dire pressoché inesistente. Un territorio dove la maggior parte degli ospedali sono stati chiusi o trasformati in case della salute e quelli attivi sono evidentemente sovraccaricati al punto che non si dispone di un’ambulanza per trasportare un bambino innocente e non si riescono a garantire cure ad un bacino di utenti importante” afferma Sonia Sale, attivista sociale e responsabile del nodo di Frosinone di Potere al Popolo, e continua “Questo è il frutto di un processo di privatizzazione e tagli a quello che è il servizio che uno Stato deve garantire ai cittadini. Una sanità PUBBLICA che tuteli la salute di tutti e non le tasche ed il profitto di pochi”.
“Da sempre come Potere al Popolo Frosinone ci siamo battuti per questo: per la riapertura degli ospedali, per una sanità pubblica e gratuita. Non ci stancheremo mai di portare avanti la nostra lotta che poi è una lotta di tutti ma, oggi è tempo di stringerci attorno al dolore di questa famiglia con solidarietà e rispetto”.