Sulla revoca della fiducia all’ex presidente dell’ufficio Pro Loco di Anagni Franco Stazi da parte di cinque membri del consiglio direttivo interviene, oggi, il consigliere comunale di Cittàtrepuntozero dott. Fernando Fioramonti.
“Innanzitutto mi sento di esprimere solidarietà a Franco Stazi”, si legge in una nota inviata a questa redazione dallo stesso Fioramonti. “Nonostante l’emergenza sanitaria, in un anno è riuscito a far approvare tre bilanci, a modernizzare la Pro Loco, con il nuovo Statuto, e – non ultimo – è riuscito ad ottenere un finanziamento regionale, tra l’altro inserito nello stesso bando in cui al nostro Comune non hanno concesso i soldi per il Festival del Teatro medievale”.
“Tra l’altro, il progetto presentato dalla Proloco – prosegue Fioramonti – non è stato fatto da una società pagata come nel caso del Comune. Comunque sia, la gestione di Franco Stazi ha rappresentato un miglioramento notevole rispetto alle precedenti. Ma, nonostante l’impegno di Franco Stazi e di alcuni consiglieri, per migliorare l’operato della Proloco a qualcuno, forse, ciò ha dato fastidio”.
Aggiunge, poi, il consigliere di Cittàtrepuntozero: “di certo questa vicenda evidenzia come la scarsa conoscenza, da parte di alcuni, dello Statuto, tra l’altro appena aggiornato, fa commettere errori grossolani e di conseguenza fa fare una brutta figura all’associazione stessa. Non è una novità questa: alcune delle ultime assemblee sono state dichiarate non valide per errori di convocazione e di certo la colpa non si può ascrivere al Presidente.
Senza neppure leggere bene il nuovo Statuto, i cinque consiglieri hanno votato la sfiducia a Franco Stazi come Presidente, ma l’articolo 9,4 parla chiaro, come di seguito riportato:
“Perché non è stata fatta un’assemblea dei soci per la revoca del presidente?”, si chiede Fioramonti. E, ancora: “perché i cinque consiglieri si sono arrogati il diritto di revocare il presidente senza aver avuto mandato dall’assemblea? A chi giova l’estromissione di Franco Stazi da presidente della Proloco? Prima di accusare gli altri di imparzialità bisognerebbe guardarsi allo specchio, alcuni dei consiglieri della Proloco partecipano alle riunioni di maggioranza dell’amministrazione in carica, si possono, quindi, definire imparziali nelle scelte che votano all’interno del direttivo? Forse non sarebbe opportuno che queste persone, per il bene della Proloco, si dimettessero?”.