Dal gruppo consiliare di Fiuggi VIVA riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in forma integrale e senza modifica alcuna:
Un patto istituzionale: questa la proposta avanzata dal Sindaco Baccarini nella Commissione Consiliare del 22 giugno, la prima del percorso di partecipazione con il quale si intendeva costruire delle linee guida condivise dal Consiglio Comunale, dalle categorie, dalle parti sociali e dalla città sul futuro di Fiuggi e di ATF.
Una richiesta da noi condivisa, dettata dalla necessità di definire un quadro unitario che sarebbe ben accolta dai privati che dovranno confrontarsi con il Comune di Fiuggi nell’ambito del processo di privatizzazione.
Peccato, però, che, come sempre, la scorrettezza e la scarsa serietà del Sindaco e della sua maggioranza, tornino sempre a galla.
Titoloni di stampa, annunci social, apertura alle opposizioni per garantirsi l’accordo su questo patto istituzionale in vista della prossima privatizzazione di Atf; ma il Sindaco, sa cos’è un patto istituzionale? Sa cosa significa lavorare alla costruzione di un orientamento unanime in un Consiglio comunale? Evidentemente non ne ha la più pallida idea visto che ha deliberatamente finto un percorso partecipato, convocando una Commissione nella quale ha detto tutto ed il contrario di tutto, ha finto di ascoltare sindacati, categorie e opposizioni senza in realtà prendere in considerazione nessuno e nessuna proposta.
Se il percorso fosse stato quello da lei tanto decantato ci chiediamo: perché inserire in fretta e furia in un Consiglio comunale già convocato un atto che avremmo dovuto condividere preliminarmente? Ricordiamo male noi o si è usciti dall’ultima Commissione con l’impegno di riaggiornarci dopo aver predisposto un testo scritto rispetto alle linee guida da adottare?
E allora cosa ha fatto venire meno il Sindaco da quel patto che avrebbe consentito a tutto il Consiglio comunale di votare all’unanimità linee guida che porteranno la nostra città verso un nuovo assetto per i prossimi venti anni?
Eppure la nostra idea sulla privatizzazione, raccolta in un documento depositato agli atti della Commissione del 22.06, aveva trovato tutto il suo consenso.
Cosa le ha impedito sindaco di lavorare davvero a costruire quel tanto annunciato patto istituzionale? Cosa le ha impedito di inserire nelle linee guida da voi predisposte, gli elementi che aveva detto condividere con la Fiuggi Viva?
No allo spacchettamento e previsione di meccanismi di premialità per coloro che garantiranno più investimenti sui parchi termali; garanzia dei livelli occupazionali; trasparenza massima degli interessati con esclusione delle fiduciarie; coinvolgimento delle istituzioni superiori, in particolare la Regione Lazio con la quale definire il rinnovo delle concessioni prima della pubblicazione del bando di gara; salvaguardia del ruolo di coordinamento strategico e tecnico del Comune inteso come istituzione democratica a garanzia della trasparenza, del coinvolgimento della comunità e della tutela del Marchio Fiuggi; chiarezza sull’avvenuta riduzione del canone e definizione di un piano di rientro sui debiti di ATF verso il Comune; previsione di un canone a sostegno dei servizi turistici della città. Questi sono solo alcuni dei punti del nostro documento.
Ma Lei caro Sindaco, non si smentisce mai. Questa volta però oltre a prendere in giro noi, si è divertito a prendere in giro sindacati e categorie economiche della città che, a differenza della sua amministrazione, stanno facendo sforzi immani per tenere in piedi le loro attività dopo l’emergenza sanitaria.
Per una volta, faccia una cosa di senso: ci ripensi e costruisca le condizioni per andare davvero verso la realizzazione di un patto istituzionale per la Città. Se le resta un briciolo di serietà, è il momento di usarla.