Sono trascorsi sei mesi dalla chiusura della scuola. Credo che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare a fine 2019 quello che sarebbe poi accaduto dà lì a qualche mese. Sono cambiate le nostre abitudini, abbiamo maturato nuove consapevolezze, conviviamo con diverse paure. Abbiamo, inevitabilmente, una visione più limitata del futuro. Come adulti, però, abbiamo una grande responsabilità verso i bambini, responsabilità che deve spingerci a praticare rassicurazione e a conferire loro certezze. Nessun luogo, oltre la famiglia, può e deve adempiere a questo ruolo come la scuola. La scuola è e rimarrà il luogo della collaborazione, della condivisione, della sviluppo dell’empatia e della fiducia verso gli altri. Oggi si ricomincia bambini e non potete immaginare l’emozione che provo io, che vi ho osservato attraverso i miei nipotini ed i racconti di alcune mamme.Vi siete reinventati in questi mesi, avete convissuto con la noia, trasformandola spesso in un nuovo gioco, avete conosciuto, forse per la prima volta, la mancanza di qualcosa che conoscevate bene: i vostri amici, quelli conosciuti a scuola, quelli che sono diventati vostri complici e confidenti. Vi siete misurati con qualcosa che il mondo intero vi avrebbe risparmiato volentieri. Fatene tesoro, apprezzate il tempo, sempre.
Non perdete mai la vostra spontaneità, anzi, ricordatecela.
Da oggi tornerete a sorridere assieme, immagino che vorreste abbracciarvi, ne sono certa, ricordiamoglielo noi che bisogna ancora pazientare un po’, ma che torneranno anche gli abbracci. Loro lo sanno, sanno tutto e, spesso, meglio di noi. Sono bambini e vivono, giustamente, di slanci ed entusiasmi e allora ogni mattina ripetiamogli quelli che sono gli accorgimenti di distanziamento per non vanificare tutti gli sforzi che abbiamo messo in atto per rendere la scuola sicura. Voi, invece, bambini ricordate a certi adulti cos’è l’amicizia, ricordatelo per ricordare e per non dimenticare mai Willy, che possa la scuola, insieme alla famiglia e alle istituzioni, aiutarvi a mantenere vivi i valori che innalzano un bambino a uomo. Sentitevi forti solo quando praticate gentilezza, rispetto, generosità e quando la diversità vi incuriosisce e non vi spaventa e ricordate sempre che la “violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”.
Oggi si ricomincia.
Non sono mai semplici gli inizi. Immaginate quando si ha la responsabilità di tutelare la salute di centinaia di bambini. Abbiamo attivato da tempo una macchina organizzativa straordinaria, ci siamo prontamente adoperati per gli interventi strutturali che hanno portato all’ampliamento delle classi con l’abbattimento dei tramezzi, abbiamo fornito ad ogni classe banchi singoli come da disposizione, ci siamo impegnati a pulire in maniera scrupolosa tutto l’istituto e, conseguentemente, a procedere alla sanificazione di questo. Ringrazio sinceramente il Sindaco Mario Felli, per la sensibilità e l’attenzione che ha dimostrato anche in questi mesi verso Piglio ed i suoi cittadini, attenzione che ha mantenuto alta verso la scuola, rendendo possibile insieme all’impegno dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Federici e di tutta la giunta e degli amministratori comunali la riapertura in sicurezza della nostra scuola. Un grande ringraziamento va alla nostra RSPP Katia Colavecchi, per la grande professionalità e la disponibilità nel pianificare e predisporre l’intera segnaletica anti-Covid e il sistema di sicurezza generale del nostro istituto. Ringrazio gli operatori scolastici, gli insegnanti, chiamati ad adempiere al loro ruolo in maniera difficile e differente e nonostante le mille difficoltà, in questi mesi non hanno mai lasciato soli i nostri studenti. Grazie alla nostra dirigente Mina Raia, alla quale ci lega una grande e fondamentale collaborazione. Sarà un anno difficile, ma non impossibile, facciamo ognuno la nostra parte, non creiamo allarmismi, siamo tutti tasselli di un puzzle, sentiamoci parte di una comunità che sa guardare nella stessa direzione.
Buon inizio bambini, che sia per voi un giorno di festa e che la gioia prevalga sempre sulla paura.
Ad Maiora.