Il primate della Chiesa inglese è uno dei personaggi medievali di cui abbiamo più informazioni, molte biografie e tanti aneddoti che hanno contribuito ad aumentarne il fascino, ancora oggi oggetto di interesse da parte di studiosi e appassionati di Medioevo. La sua canonizzazione avvenne poco più di due anni dopo la sua tragica morte, il 21 febbraio 1173, per volere di papa Alessandro III nella città di Segni.
Di lì a poco la Cattedrale di Anagni iniziò ad arricchirsi di oggetti e luoghi a lui in qualche modo legati. Uno su tutti è il celebre Oratorio, una piccola cripta collocata sotto la navata sinistra del duomo anagnino, decorata con varie scene della vita e del martirio di Thomas Becket.
Nei prossimi mesi anche questo ambiente sarà sottoposto a un importante restauro a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti che nel frattempo ne sta monitorando le condizioni microclimatiche per poter realizzare non solo il miglior intervento possibile, ma anche per impedire il degrado futuro delle pitture.
Un altro importante oggetto legato al santo è sicuramente il cofanetto in smalti blu di Limoges che ne conserva le reliquie e che si trova esposto nel Tesoro Antico del Museo. Anche l’icona della Madonna col Bambino e il presbitero Rainaldo, opera di Lello de Urbe, contiene al suo interno reliquie del santo inglese e il suo martirio è riprodotto anche su un piviale del XIII secolo esposto nel museo. Un culto presente ad Anagni fin dalle sue origini, fin dalla canonizzazione dell’arcivescovo, che ha attirato l’interesse di molti studiosi e appassionati, come Alice Salvoldi.
Il 25 aprile 2019, Alice Salvoldi giunse per la prima volta ad Anagni per presentare il suo progetto teatrale e per visitare il Museo della Cattedrale di Anagni, il luogo che più di ogni altro è legato alla memoria del santo inglese. Alice è un’autrice, attrice e regista laureata in Modern Drama a Londra e si occupa di Racconto Orale, di Teatro di Narrazione. Le sue performance si fondano sulla parola e sullo straordinario potere evocativo che essa ha.
Con le parole Alice riesce ad accompagnare il pubblico in un viaggio immaginario alla scoperta di luoghi, di personaggi e di eventi lontani da noi nel tempo e nello spazio. I tanti anni trascorsi a Londra e i molti sopralluoghi nella cattedrale di Canterbury, dove Thomas è stato violentemente ucciso, l’hanno portata a scrivere una pièce teatrale originale, ma puntualissima nel descrivere fatti e persone davvero esistite e che ricoprirono un ruolo fondamentale nella vita del “prete turbolento” Thomas Becket.
Le sue parole sono state enfatizzate dalle note musicali degli strumenti antichi di Maurizio Picchiò, multistrumentista con una lunga carriera in patria e all’estero, sia in ambito teatrale sia cinematografico. Insieme i due artisti hanno creato un suggestivo evento coinvolgendo il numeroso pubblico che ha partecipato alla serata, nel pieno rispetto delle normative anti-covid che non hanno impedito l’ottima riuscita della serata.
All’ombra del campanile, durante una piacevolissima serata di mezz’agosto, la Cattedrale è stata la cornice perfetta del racconto della storia del santo inglese che ha affascinato i presenti, grazie anche a una sapiente gestione delle luci interne del duomo. L’attenzione si è concentrata sulla bilancia, oggetto di scena sui cui piatti si aggiungevano, in diversi momenti dello spettacolo, i documenti che storicamente hanno trasformato i due amici, Enrico e Thomas, in acerrimi nemici.
L’evento è stato curato dal Museo della Cattedrale di Anagni con il supporto e il finanziamento di BancAnagni, il cui consiglio di amministrazione e il presidente, dott. Stefano Marzioli, si sono sempre dimostrati attivi sostenitori della proposta culturale che la Cattedrale porta avanti da anni. Ricordiamo il fondamentale contributo economico grazie al quale negli anni tra il 1987 e il 1994 furono restaurate le stupende pitture medievali della Cripta di San Magno e più recentemente, poco dopo la fine del lockdown, sempre grazie alla loro munificenza, le pitture sono state ripulite per essere restituite ai fedeli e ai molti visitatori nelle migliori condizioni.
Il 2020 è l’anno di Thomas Becket e il Museo della Cattedrale di Anagni riserva ancora diverse proposte che consentiranno di tenere viva la memoria del santo inglese.
articolo a cura di Davide Angelucci