Saranno le scuole di Ladispoli e di Fiuggi ad ospitare gli incontri promossi dalla Fondazione Levi Pelloni per il Giorno della Memoria 2021. Si parlerà di antisemitismo e memoria presso l’Istituto Comprensivo Corrado Milone di Ladispoli (27 gennaio) mentre due saranno gli appuntamenti a distanza con i ragazzi dell’Ipsseoa Michelangelo Buonarroti di Fiuggi (28 e 29 gennaio).
Relatori lo storico Pino Pelloni e la professoressa Luciana Ascarelli, rispettivamente Segretario Generale e Vice Presidente della Fondazione Levi Pelloni, importante istituzione di studi storici che da dieci anni a questa parte è presente presso istituzioni civiche e scolastiche italiane. Interverrà anche la professoressa Margherita Ascarelli, Segretario del Premio FiuggiStoria.
In programma: il pregiudizio antiebraico ieri ed oggi nel racconto che proporrà Pino Pelloni, già docente di Storia del Novecento, discendente da una famiglia di cultura azionista e mazziniana, e la testimonianza di Luciana Ascarelli, discendente della storica famiglia ebraica di Roma Ascarelli-Tagliacozzo, che da bambina, in fuga da Roma in seguito alle persecuzioni razziali, raggiunse Bari passando per gli Abruzzi e la Daunia.
Questi due appuntamenti vogliono essere un momento di riflessione e insieme un’opportunità per aprire una finestra sul presente. Il contesto della Giorno della Memoria, ogni volta, corrisponde a un necessario ricordo di ciò che furono gli orrori di un recente passato, tenendo viva la memoria collettiva su uno dei momenti più bui della storia dell’umanità, ma per la Fondazione Levi Pelloni vuole anche essere una attenta analisi sulle connotazioni assunte in tempi odierni del termine antisemitismo. Un sentimento che continua a manifestarsi in forme diverse rispetto al passato ma non meno pericolose.
L’antisemitismo – sottolinea Margherita Ascarelli – al contrario di quello che in molti sembrano sostenere, non è un problema che riguarda solo gli ebrei o i sopravvissuti all’Olocausto ma è la spia di quelli che sono gli effetti dell’estremismo di ogni genere. E’ una piaga da combattere in maniera decisa ma anche una sorta di sollecitazione al buon uso e alla preservazione della Memoria.