Se ne va uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana: Franco Battiato aveva 76 anni ed era da tempo malato; si è spento questa mattina – martedì 18 maggio 2021 – nell’ex castello della famiglia Moncada a Milo, in Sicilia, da diversi anni divenuta sua residenza.
Uno dei più grandi cantautori della storia della Musica italiana, ha regalato all’Italia e al mondo capolavori straordinari ed assoluti della che rimarranno nel cuore di ognuno di noi, come “Centro di gravità permanente”, “La cura”, “Voglio vederti danzare” o “L’era del cinghiale bianco” e che, nel corso della sua prolifica carriera, aveva spaziato nel cinema e nella pittura. Ha diretto anche diversi film tra cui Perdutoamor e Musikante su Ludwig van Beethoven presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
Grande sperimentatore di stili, Battiato ha approfondito e combinato tra loro generi musicali in modo eclettico e personale: dopo l’iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d’autore. E poi la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica.
Epico il suo concerto ad Anagni il 3 settembre del 2003, in occasione del 700esimo anniversario dello schiaffo dato da Sciarra Colonna a Bonifacio VIII; per l’occasione, quel giorno, accorsero ad Anagni migliaia di persone provenienti da ogni dove, rimaste incantate dalla sua delicata poesia che ben si univa alla bellezza di quella serata. Un concerto fortemente voluto dall’allora sindaco Franco Fiorito costato diverse decine di migliaia di euro ma passato certamente alla storia della città. Qui sopra, alcune foto di quel giorno.