Le opere di Michele ROSA ed altri artisti saranno in mostra presso il palazzo della Cancelleria Apostolica – Piazza della Cancelleria n. 1 a Roma.
L’evento sarà presieduto dal critico d’arte Daniele Radini Tedeschi con gli interventi di Gianni Dunil, Luciano Carini, Rossella Pezzino de Girolamo, Mario Bernardinello. Gli elementi del cielo sulle tele che il maestro Rosa ha presentato alla Triennale sono da lui stesso descritti in profonde considerazioni, convinto che le pur gravi alterazioni prodotte dal clima in divenire, saranno un tempo la parentesi di un ricordo spiacevole: “Oltre il buio esiste una realtà dimensionale molto più profonda, a noi inaccessibile, magmatica, quella astrale. Le profondità infinite e siderali pongono numerosi interrogativi sull’inizio, sull’esistenza stessa e sulla fine. Profondità che forse sono la chiave per capire l’essenza sulla quale l’individuo si interroga senza risposte dai tempi dei Maya e – di contro – la necessità di rifugiarsi nella condotta di una vita alla giornata, senza troppi problemi.
Nel mentre gli enigmi mi assalgono, osservo i cieli racchiudere fenomeni di grande metafora della vita. Come le comete, splendore fugace di brillanti esistenze pur sempre effimere; le eclissi, che descrivono le inesorabili fasi della vita che quasi mai mantengono luce sui suoi figli; le meteore che ben dipingono la caduta dei regimi e il tonfo delle potenze che dominano gli uomini, o delle false divinità che
su esse si poggiano. E così via in un crescendo che arriva eloquentemente fino ai buchi neri, entità astrali dalle sinistre interpretazioni simboliche.
L’apocalisse stessa, concetto di per sé universale che può sembrare la fine del mondo, ma non è che la fine del nostro mondo, assicurando la continuazione dell’universo e del mio cielo”.