È stato pubblicato lo scorso 6 dicembre il bando dell’edizione 2022, elaborato con l’intento di restituire al Certamen Ciceronianum e alla Città di Arpino l’abbraccio di decine di giovani europei, senza rinunciare agli ottimi risultati che hanno caratterizzato l’edizione 2021, su tutti l’Alta Formazione, tema su cui il Centro Studi Umanistici «Marco Tullio Cicerone» intende insistere con decisione, e la divisione del concorso in due fasi.
La prima fase è in programma nel mese di febbraio 2022; i concorrenti parteciperanno ad un corso di formazione a distanza articolato in tre moduli e, sempre a distanza, svolgeranno una prova sugli argomenti appresi.
Il Corso è organizzato dal Centro Studi Umanistici «Marco Tullio Cicerone» di Arpino, con la collaborazione della Consulta Universitaria di Studi Latini (CUSL), della Société Internationale des Amis de Cicéron (SIAC) e dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC) – Delegazione Antico e Moderno.
Nei tre appuntamenti del 17, 18 e 25 febbraio 2022 i giovani concorrenti si confronteranno con studiosi di altissimo profilo, provenienti da tutto il Mondo.
Nell’ambito del primo modulo, “Contextualizing Cicero / Il contesto storico-culturale di Cicerone”, sono in programma le relazioni dei Proff. Thmas Keeline (Washington University in St. Louis) – “Commenting on a Ciceronian Speech, Then and Now”, Daniele Pellacani (Università di Bologna) – “The Political Context of Cicero’s Pro Archia”, Simone Mollea (Università della Svizzera italiana – Università di Torino) – “At the origins of the Humanities: Cicero’s Humanitas”, Nunzia Ciano (Universität Münster) – “Cicero and the Poetry”, Elisa Dal Chiele (Università di Bologna) – “Exigua oblivio doloris. Philosophy and soul therapy in Cicero”, Caroline Bishop (Texas Tech University) – “Cicero and Demosthenes”.
Il secondo modulo, “Commenting Cicero / Commentare Cicerone”, vedrà intervenire i Proff. Biagio Santorelli (Università di Genova) – “How to start a speech”, Renata Raccanelli (Università di Verona) – “Word and gesture in Cicero, Pro Murena 23”, Jula Wildberger (American University of Paris) – “Fera hits back: Why Cicero’s criticism of Epicurus’ philosophy of pleasure is totally beside the point”, Thomas Riesenweber (Universität Wuppertal) – “Late antique commentaries on Cicero’s rhetorical writings”, Gesine Manuwald (University College London) – “Setbacks, risk and failures in Cicero’s speeches?”, Henriette van der Blom (University of Birmingham) – “Roman Republican Oratory in Pliny’s Letters and Tacitus’ Dialogus”.
Infine, quanto al terzo modulo, “Translating Cicero / Tradurre Cicerone”, sono previste gli interventi dei Proff. Catherine Steel (University of Glasgow) – “Translating Cicero: finding a voice”, Ludovica Maggi (Univ. Paris-Sorbonne) – “Ut orator. A Framework for Translating Cicero”, Carla Vetere (Liceo Galilei, Legnano – Univ. Cattolica di Milano) – “Res publica and Culture in Cicero”, Lorenzo Ciolfi (EHESS, Paris – Liceo S. Maria, Roma) – “Cicero inter nos: Text and Context in Translation”, Shanna Rossi (Convitto Nazionale, Roma) – “An Example of Workshop Activity on Cicero”, Fabio Greco (Liceo M.T. Varrone, Rieti) – “Homines nos esse meminerimus: Translating Cicero Towards a New Humanism”.
La prima fase si concluderà con una prova consistente nella traduzione di un breve passo di un’opera ciceroniana accompagnata dalla stesura di un commento basato sugli argomenti e le tematiche apprese durante l’esperienza formativa. Lo studente dovrà descrivere la tecnica traduttiva adottata e analizzare le principali caratteristiche linguistiche e stilistiche, secondo le indicazioni analitiche che verranno fornite nella traccia proposta.
La seconda fase, in presenza ad Arpino, è riservata agli autori dei migliori elaborati ed è fissata per i giorni 5, 6, 7 e 8 maggio 2022, nella consueta formula che da sempre connota il Certamen Ciceronianum Arpinas.
Info: www.certamenciceronianum.it