Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Anagni, coadiuvati dai militari del Comando Provinciale di Frosinone, nonché da un’unità cinofila del Nucleo Cinofili di Ponte Galeria (RM), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare a carico di 9 persone, emessa dal GIP del Tribunale di Frosinone (Dott.ssa I. Logoluso) su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sost. Proc. Dott.ssa B. Trotta), nei confronti di soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di plurimi reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e crack con l’aggravante della continuazione.
Le indagini, sviluppate dalla Stazione Carabinieri di Ferentino coordinati dal mar. Raffaele Alborino e condotte in modo tradizionale con servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno avuto inizio nel mese di novembre 2019 e sono terminate nel mese di marzo 2020.
Il modus operandi attuato da due cittadini albanesi presenti sul territorio italiano era semplice e redditizio. I due avevano preso in affitto un appartamento sito nel centro storico di Ferentino per ospitare giovani connazionali provenienti dall’Albania che entravano in Italia con un semplice visto d’ingresso per turismo. Il requisito fondamentare richiesto ai pusher era il loro stato d’incensuratezza in Italia che avrebbe permesso loro, in caso di arresto, di poter ottenere sconti di pena ed essere liberati velocemente per poi tornare in Albania. Qualora non fossero stati scoperti dalle forze dell’ordine, al termine dei tre mesi (scadenza visto turistico) erano premiati dai promotori dell’organizzazione e rimandati in Albania, con la promessa di una nuova convocazionein Italia. Durante la permanenza in Ferentino gli spacciatori dovevano solo pensare a smerciare la droga che veniva fornita loro dai promoter, che si occupano anche dei loro fabbisogni giornalieri, come ad esempio: alimenti, abbigliamento e divertimento.
Nel sodalizio criminoso figuravano anche due italiani del luogo, un uomo ed una donna che, fungendo da “vedette”, stazionavano nei pressi dell’appartamento utilizzato come base per lo spaccio, avvertendo gli occupanti in caso si fossero presentati i Carabinieri della locale Stazione. Il loro ruolo comprendeva anche informazioni sui potenziali assuntori da indirizzare nella zona di spaccio sia su coloro che si recavano ad acquistare lo stupefacente. In taluni casi provvedevano in proprio alla cessione delle dosi.
Grazie a questa sorveglianza e alla rete informativa, il sodalizio ha smerciato una quantità consistente di cocaina e crack a giovani assuntori che, in caso avessero avuto difficoltà di pagamento, avrebbero potuto consegnare come contropartita anche oggetti di valore, cellulari, scarpe di marca.
L’attività delittuosa si protraeva fino a marzo 2020, periodo in cui si decideva di eseguire un diretto intervento nell’appartamento preso in locazione e di trarre in arresto due cittadini albanesi, poi rimessi in libertà per via delle difficoltà connesse alla chiusura delle attività dettate dall’emergenza “COVID-19”.
Nel corso della mattinata odierna, sono stati rintracciati 3 dei 9 soggetti colpiti dalla misura: per uno di essi, cittadino albanese 24enne già censito per reati specifici, si è proceduto alla traduzione in carcere presso la Casa Circondariale di Frosinone, mentre i due italiani, un 28enne anch’egli già censito per reati specifici ed una 20enne incensurata, sono stati posti agli arresti domiciliari presso i rispettivi luoghi di residenza. Gli ulteriori 6 malviventi colpiti dall’ordinanza restrittiva, non sono stati rintracciati sul territorio nazionale poiché fatti rientrare in patria dai sodali dopo essere stati controllati dai Carabinieri di Ferentino durante le indagini e vengono attivamente ricercati.
Nel corso delle indagini, i militari di Ferentino hanno verificato circa 900 episodi di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “crack” per un valore di oltre 16.000 euro, sono state tratte in arresto complessivamente 6 persone, deferite in stato di libertà altre 2, sequestrati circa 160 gr. di cocaina, segnalati alla Prefettura 23 acquirenti e contravvenzionato un giovane per inosservanza al D.L. anti-COVID, che in pieno lockdown si recava ad acquistare dello stupefacente.