I Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone stanno dando esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dai Sostituti Procuratori della Procura della Repubblica di Cassino, Dott. Roberto Bulgarini Nomi e Dott.ssa Valentina Maisto, nei confronti di S.M., in ordine alle fattispecie delittuose previste dagli artt. 629 c.p. (estorsione) e 644 c.p. (usura), quest’ultima aggravata dallo stato di bisogno delle vittime e dalla commissione in danno di esercenti di attività imprenditoriale.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino, hanno evidenziato come l’illegalità non conosca battute d’arresto, nemmeno durante l’attuale pandemia da COVID-19. Si assiste, anzi, ad una notevole recrudescenza di tale fenomenologia illecita, che trova terreno fertile nella grave crisi occupazionale, economica e sociale, conseguente all’emergenza epidemiologica in atto. Nel Cassinate, similmente a quanto accade su scala nazionale, molte famiglie ed imprese di piccole e medie dimensioni versano in condizioni precarie ed in uno stato di forte illiquidità, dovuto anche alla diffusione del virus, che può indurre a ricorrere a tale forma di credito abusivo.
L’indagato, noto alle Forze dell’Ordine, vanta un curriculum criminale di tutto rispetto in virtù dell’elevato spessore delinquenziale delle condotte poste in essere nel corso degli anni, quali: associazione a delinquere finalizzata alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, minacce e danneggiamenti, violenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta, oltre a specifici precedenti in tema di usura. Da ultimo, pochi giorni fa, è stato anche oggetto di misura di prevenzione patrimoniale “antimafia” ai sensi del D.Lgs. 159/2011, emessa dal Tribunale di Roma, che ne ha riconosciuto la pericolosità sociale, eseguita sempre dalla Guardia di Finanza di Cassino.
Sono tuttora in corso attività di perquisizione, anche con l’ausilio di unità cinofile antivaluta del Gruppo di Fiumicino, inoltre è stato disposto il sequestro preventivo d’urgenza finalizzato alla confisca di denaro e beni riconducibili all’indagato pari al profitto delle condotte illecite perpetrate.
L’attività di servizio in rassegna testimonia la costante attenzione operativa del Corpo volta all’individuazione ed all’aggressione dei canali illegali di accesso al credito, che vedono coinvolti sempre più spesso imprenditori e famiglie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia da COVID-19.