Un vero e proprio tesoretto è stato scovato al termine dell’intensa giornata che ha portato all’arresto dei componenti dell’associazione a delinquere. All’esito delle perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati e, in particolare, presso quelle dei promotori, le Fiamme Gialle di Cassino hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un ingente patrimonio, costituito da appartamenti, 28 autovetture, tra cui auto di lusso e di grossa cilindrata, nonché un orologio di un marchio prestigioso, il tutto per un valore complessivo di oltre 1.200.000 di euro.
I Finanzieri del Gruppo di Cassino, infatti, nella giornata di ieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nei confronti dei componenti di un’organizzazione malavitosa dedita alla commissione di reati di autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta e falso in bilancio.
In tale contesto, sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare ben 10 persone, una delle quali (L.R., di 46 anni, ai vertici dell’associazione a delinquere) associata alla Casa Circondariale di Rebibbia, mentre le altre nove sono state poste agli arresti domiciliari. E’ sfuggito alla cattura, invece, M.V., di anni 57, anch’esso ai vertici dell’organizzazione criminale, già precedentemente trasferitosi in Brasile e, pertanto, inserito nella lista dei latitanti.
Le investigazioni condotte dai Finanzieri avevano consentito di rilevare che i due soggetti al vertice del sodalizio criminale (L.R. di 46 anni e M.V. di 57 anni), entrambi di Roma e gestori di fatto delle società attraverso le quali veniva realizzata l’illecita attività, conducevano una
vita “da nababbi”, riciclando i guadagni illeciti mediante l’acquisto di immobili siti a Roma e a Caserta, di auto di grossa cilindrata quali Mercedes ed Audi e di orologi di lusso, assicurati alla giustizia quale profitto dei reati in applicazione dello specifico provvedimento di
sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni costituenti profitto dei reati ascritti per un valore pari a 4,5 milioni di euro emesso dal Tribunale di Roma.
L’aggressione dei patrimoni illeciti consente di tutelare sia il risparmio dei consumatori che il sistema finanziario, particolarmente esposti nell’attuale crisi economica causata dall’emergenza pandemica.