I Finanzieri della Tenenza di Arce, nell’ambito di specifiche attività finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, in sinergia e collaborazione con l’INPS, hanno individuato un cittadino italiano, disoccupato, residente nel basso Lazio, che percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto.
In particolare, l’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito di rilevare che il soggetto individuato, ai fini dell’ottenimento del beneficio in parola per gli anni 2019, 2020 e 2021, aveva presentato all’I.N.P.S. una dichiarazione I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) non veritiera.
Gli accertamenti eseguiti attraverso le banche dati in uso al Corpo, infatti, hanno permesso di rilevare che il citato percettore era un assiduo giocatore di scommesse sportive sui siti on line specializzati, attraverso i quali, negli anni dal 2017 al 2021, ha effettuato giocate per importi rilevanti, ottenendo vincite di gioco per un ammontare complessivo di oltre 800 mila euro, rispetto alle quali è stato prelevato, dal conto gioco, denaro per circa 150 mila euro.
Le vincite di gioco, tuttavia, non sono state indicate nella Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata dall’interessato ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza, così come non è stata dichiarata la posizione lavorativa di uno dei familiari conviventi, il quale rivestiva la carica di legale rappresentante di una società operante nel settore edile, inducendo in errore l’I.N.P.S. che, alla luce delle informazioni fornite, ha erogato il reddito di cittadinanza.
Il percettore del reddito di cittadinanza, C.T. di 28 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, avendo fornito in sede di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo dichiarazioni false o attestanti cose non vere.
Contestualmente, a cura delle Fiamme Gialle è stato interessato il competente ufficio I.N.P.S. di Frosinone per la decadenza del beneficio e la successiva attività di recupero delle somme di denaro, pari a circa 20.000 euro, indebitamente percepite.
È bene ricordare che il Reddito di Cittadinanza è un beneficio economico riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, residenza nonché reddituali e patrimoniali e si ottiene presentando all’I.N.P.S. un’apposita istanza che presuppone la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) da parte dell’interessato, dal quale si rilevi la posizione patrimoniale e reddituale all’intero nucleo familiare di appartenenza.
Ed è proprio sulla veridicità dei dati autocertificati dal richiedente che si sono concentrati i controlli delle Fiamme Gialle, vale a dire su quelle informazioni che non emergono dalle verifiche automatiche del sistema, ma che possono essere scoperte solo attraverso l’azione di servizio sul territorio e grazie all’incrocio delle notizie contenute nelle diverse banche dati in uso al Corpo.
La Guardia di Finanza è impegnata in prima linea a contrastare fenomeni di indebito accesso al beneficio, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese correttamente ed indirizzate ai cittadini onesti, in questo caso bisognosi di aiuto da parte dello Stato.