Nel primo giorno di allentamento delle misure restrittive, i ciociari si sono diretti verso i tradizionali luoghi di incontro dei rispettivi luoghi di residenza. E così già dalla mattina di ieri, in molti sono contravvenuti alle regole di distanziamento e al divieto di riunirsi in più persone, tanto che l’esito delle quotidiane attività di controllo sull’attuazione delle misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 condotte dalle Forze dell’Ordine sul territorio provinciale è stato di diverse decine di sanzioni amministrative.
Nel caso specifico di Anagni, il Corso Vittorio Emanuele è tornato ad essere meta di un vero e proprio struscio serale, con tante persone impegnate in un viavai da una parte e dall’altra, molte rigorosamente senza mascherina; e senza rispettare la necessaria distanza di sicurezza. A testimonianza di come l’inizio della fase due, quella delle prime caute libertà da prendersi dopo le settimane di totale isolamento, per più di qualcuno ad Anagni sia stato interpretato come un liberi tutti; come l’istituzione della possibilità di fare letteralmente ciò che si vuole. È bene ricordare invece come la fase 2 debba essere sì caratterizzata dalla ripresa delle attività normali; ma sempre rispettando quei parametri di sicurezza (l’uso della mascherina, il divieto di assembramenti, l’obbligo del distanziamento sociale) che al momento sono l’unico argine contro una eventuale e malaugurata nuova diffusione del contagio.
Anche a Paliano, in molti – forse stanchi del lungo periodo di clausura forzata a cui tutti siamo stati sottoposti – non hanno resistito ad uscire di casa e a “fare gruppo”: “il senso di responsabilità sperato non c’è stato – ha scritto il primo cittadino di Paliano Domenico Alfieri su Facebook – purtroppo mi riferiscono di comportamenti non adeguati nella tarda serata di ieri in alcuni bar. Assembramenti di persone sino a tarda notte come se nulla fosse e comportamenti discutibili rispetto alla normativa in essere in riferimento ai decreti e le ordinanze della PDCM e Regione Lazio. Se si verificheranno di nuovo tali situazioni prenderò decisioni drastiche. Non mando all’aria lo sforzo e l’attenzione messa in questi mesi per un branco di irresponsabili, e soprattutto non metto in pericolo la salute dei miei cittadini! Non lo permetto a nessuno!”.
Non è per lo stesso motivo che si lamenta, invece, il prmo cittadino di Fiuggi Alioska Baccarini il quale, sfruttando l’occasione per declamare l’importante risultato di “zero contagi e zero contagiati”, punta il dito contro chi lascia a terra mascherine e guanti usati: “un atteggiamento che non depone affatto bene per il futuro ed è un grave segnale di preistoria atomica”, scrive su Facebook.
Senso di responsabilità, come scrive anche il sindaco di Paliano, che purtroppo è mancato in questi primi due giorni e che invece deve essere il faro per ognuno di noi nei prossimi mesi: in questi mesi difficilissimi e drammatici di lockdown, quasi tutti hanno fatto sacrifici e rispettato come meglio non avrebbero potuto le prescrizioni governative e regionali per il contenimento dell’epidemia. Ora inizia una nuova fase, quella della ripartenza, che dovrà essere graduale e dovrà avvenire all’insegna della prudenza e della massima responsabilità. Le nuove misure che ripristinano gran parte dei diritti sospesi e che dispongono la riapertura delle attività commerciali non possono essere in alcun modo considerate un “liberi tutti” e un ritorno alla quotidianità ante-epidemia.