Si è fatta attendere qualche giorno ma alla fine, tanto pungente quanto sferzante, è arrivata puntuale a questa redazione la replica dei consiglieri comunali di minoranza Alessia Pomponi, Paolo De Meis e Salvatore Nardecchia alla nota pubblicata dal nostro quotidiano lo scorso otto giugno firmata dal sindaco Gianni Taurisano. Parlano di “fallimento in piena regola” i tre esponenti dell’opposizione i quali riferiscono, inoltre, di aver letto ancora una volta “una serie di inesattezze, quando non menzogne, nel segno della continuità con l’atteggiamento che contraddistingue l’amministrazione Taurisano“.
Secondo i tre esponenti, il sindaco afferma “di volersi togliere dei sassolini dalle scarpe e noi continuiamo a prendere atto che il focus per la maggioranza è fare opposizione all’opposizione (gioco di parole che rende bene l’idea). Non si deve amministrare per togliersi sassolini dalle scarpe, non si amministra contro qualcosa o qualcuno, questo si che è disonorevole.
“Di quale latitanza parla Taurisano rispetto all’amministrazione uscente?”, si chiedono i tre consiglieri. E, ancora: “un gruppo di persone ritenute inaffidabili ed offese in malo modo durante la campagna elettorale non potevano diventare accondiscendenti soprattutto di fronte ad atti illegittimi. Un po’ di coerenza non guasterebbe. L’amministrazione uscente è diventata opposizione e come tale ha svolto e svolge il suo ruolo. Un ruolo che può declinarsi in molti modi ma non come compiacenza o come “laissez- faire”. Piuttosto Taurisano pensi alla latitanza politico-amministrativa della sua amministrazione. Questo sì che è disonorevole.
Integralmente e senza modifiche, riportiamo di seguito il resto della nota giunta a questa redazione:
CAMPO STAFFI
In cima alle priorità? Peccato che nessuno se ne sia accorto.
Mancanza di programma, mancanza di ogni tipo di comunicazione, mancanza di affidamento della gestione (nonostante l’esperimento di una gara) e dunque da valutare anche un danno all’erario, visto che il vincitore del bando avrebbe dovuto versare un canone di affitto e provvedere alla pulizia neve dei piazzali di Campo Staffi.
Sulla questione del Consorzio di Campo Staffi, Taurisano mente sapendo di mentire. Non solo fa finta che non esistano atti scritti (che bastava richiedere al liquidatore del Consorzio, come abbiamo fatto noi) ma fa finta che non esita il lavoro politico dell’amministrazione De Meis. Fa finta che non ci sia stato un Consiglio Comunale (da noi richiesto), nel quale la sua maggioranza, messa in grande difficoltà dalla superficialità con cui il sig. Taurisano ha risposto alla Regione per il tramite del Parco dei Monti Simbruini, ribadiva il NO alla firma dell’accordo transattivo. E votava NO alla soluzione da noi costruita e che oggi si concretizza, non perché proponesse soluzioni migliorative o alternative ma solo perché la soluzione era stata costruita dall’amministrazione De Meis.
Lo dicevamo che soltanto la liquidazione del Consorzio avrebbe portato a programmare a lungo termine ed è naturale che ciò avvenga. Ma se non avessimo posto in essere tutte le azioni che come minoranza abbiamo posto in essere, oggi più che alla pianificazione per il futuro di Campo Staffi avremmo assistito al dissesto finanziario del Comune di Filettino.
Sugli impianti fatti scadere negli anni dovrebbe essere un pochino più preciso Taurisano. Fare riferimenti temporali, magari comprendere il perché e non come sempre puntare il dito.
Per quello che riguarda la nostra amministrazione vogliamo ricordargli che sta parlando dell’amministrazione che Campo Staffi lo ha riaperto, che su Campo Staffi ha investito, che ha fatto funzionare il Ceraso, che ha risolto il problema dei paraslavine, che ha sostituito la fune dell’ Anticotento, che ha iniziato un’opera di modernizzazione di Campo Staffi con l’istallazione del tapis roulant. Dunque la sostituzione dell’impianto di Valle Manula è stata una scelta politica frutto di considerazioni e confronti con tecnici del settore ed operatori turistici ed economici di Campo Staffi. Ci rendiamo conto che l’espressione “scelta politica” possa destare qualche turbamento in chi naviga a vista.
USI CIVICI
In estrema sintesi: la Corte Costituzionale emette una sentenza che consente di sbloccare finalmente la problematica, l’amministrazione fa semplicemente quello che ha l’obbligo di fare e che finalmente può fare. Dov’è il merito di aver risolto un problema ventennale? Si applica semplicemente una sentenza della Corte Costituzionale.
AREA ARTIGIANALE
L’opposizione esercita il suo diritto di critica anche attraverso manifesti e volantini, l’opposizione mette in evidenza una serie di questioni che riguardano la vita del paese e mette in evidenza che sarebbe stato necessario controllare abusi edilizi che avvenivano sul territorio, alla luce del giorno. Era menzionata l’area artigianale nel nostro manifesto? NO.
Per mesi, intenzionalmente si è lasciato intendere che l’esposto sull’area artigianale lo avesse prodotto la minoranza ed era diventata convinzione comune fin quando non lo abbiamo trovato e pubblicato. Esposto, di cui siamo in possesso, a firma dello stesso Taurisano che ha pensato bene di tutelare se stesso lasciando tutte le imprese presenti nell’area artigianale al loro destino. Comprendiamo che ce l’abbia con noi per la nostra caparbietà.
Il campo amministrativo non è un gioco: non si gioca con le autorità giudiziarie, non si gioca con la tutela dell’ambiente, non si gioca con l’incolumità delle persone, non si gioca con il futuro delle attività artigianali che hanno bisogno di soluzioni e non di chiacchiere.
LAVORI CONCLUSI O IN CORSO
Se anche l’ordinaria amministrazione diventa oggetto di sponsor politico vuol dire che davvero mancano argomenti. Cosa c’è di eccezionale nella gestione della tesoreria comunale, nella pulizia o manutenzione dei servizi igienici pubblici, nell’inventariare le pratiche, nel taglio dei boschi? Invece sulla mancata gestione del territorio in tema di decoro urbano cade il silenzio mentre il paese è invaso dalle erbacce e dalla sporcizia. La pulizia infatti non viene garantita nemmeno nelle festività.
Piano di sicurezza per lo svolgimento di sagre e manifestazioni per la prima volta è stato redatto perché per la prima volta andava redatto. Infatti l’obbligatorietà è successiva alla direttiva del Ministero dell’Interno del Luglio 2018.
Su ogni lavoro eseguito dall’amministrazione De Meis, senza richiamarli tutti per non risultare noiosi, Taurisano vuole fare dei distinguo, delle differenziazioni ed allora utilizza sempre lo stesso criterio: si appella alla necessità di dover apportare modifiche ai progetti FINANZIATI, cambiare qualcosa , cercare una clausola da poter utilizzare per ritardare lavori cantierabili ecc. Oppure gli rimane da indire la gara. Accidenti che faticaccia!
Insomma anziché lavorare per produrre qualcosa di nuovo, cercare nuove risorse da utilizzare per lo sviluppo del territorio, si spendono energie per modificare i progetti dell’amministrazione De Meis ed anche nel caso in cui fosse davvero necessario apportare modifiche per adattare le pregresse progettazioni a sopraggiunte esigenze, dove sta l’eccezionalità? L’eccezionalità sta nel fatto di poter affermare di aver fatto qualcosa tra l’altro dovuto.
Sui regolamenti comunali alcune considerazioni che riguardano sostanza e forma: nel primo caso si cambiano regolamenti approvati nel 2016 (sempre per lo stesso criterio di cui sopra), nel secondo, alcuni regolamenti sono stati approvati in Giunta e proposti alla ratifica dal Consiglio Comunale (convocato per il 17 p.v.). Non esiste nel nostro ordinamento la possibilità di ratificare in Consiglio regolamenti approvati in Giunta. I regolamenti approvati in Giunta sono semplicemente nulli per incompetenza assoluta dell’organo. Anche qui gli amministratori espongono l’ente ad una serie di richieste di risarcimento del danno. Restituire somme per una concessione cimiteriale applicando un regolamento che non esiste, non essendo stato approvato dal Consiglio Comunale, è semplicemente roba da matti.
Per quanto concerne i lavori del nuovo cimitero non è vero che i lavori fossero fermi da anni. Il progetto generale attribuibile all’amministrazione Catena, di cui il realizzando progetto del nuovo cimitero è uno stralcio, era già provvisto di tutti i pareri necessari perché ci fu una conferenza dei servizi. A seguito di variante sul progetto che era stata necessaria per esigenze contingenti , c’era un iter che doveva giungere a conclusione ed anche laddove mancasse il parere favorevole inerente il vincolo idrogeologico ci sono voluti 2 anni per ottenerlo? Insomma quisquilie.
Passiamo agli ostelli. Anche in questo caso Taurisano afferma il falso. Non sappiamo se per superficialità o per ignoranza. Non è vero che gli ostelli fossero abbandonati da anni. Prima di concludere il nostro mandato abbiamo effettuato lavori di manutenzione sull’ostello di via A. Moro e lo abbiamo messo a bando, bando purtroppo andato deserto (dopodichè il nostro mandato è terminato). Per l’ostello del Calvario (e non di S. Nicola) come è noto, andava risolto un contenzioso che di fatto non consentiva grossi movimenti in merito. Per quanto riguarda il finanziamento che si dice di aver ottenuto in realtà la Regione Lazio ha ridistribuito le risorse della legge di finanziamento di riferimento, tra i Comuni che avevano completato le opere ed i lavori degli ostelli. Poiché il Comune di Filettino era in regola con il cronoprogramma dei lavori (effettuati durante il nostro mandato, ma ricordiamo che Taurisano afferma che fossero abbandonati da anni), è rientrato tra i beneficiari di queste somme destinate alle opere di completamento degli ostelli già realizzati. Proprio durante la nostra amministrazione la Regione effettuò tutte le verifiche del caso.
Sul parco Graziani, i lavori iniziati nel 2000 riguardavano il primo stralcio di progetto realizzato dall’amministrazione Catena. L’amministrazione De Meis, sappiamo che Taurisano vorrebbe cancellarne il lavoro ma questo non è possibile, in continuità amministrativa e progettuale richiede e riceve un finanziamento di altri 285.000 euro che ha consentito di realizzare il secondo lotto con rifacimento delle rampe di accesso, realizzazione di muri di contenimento, rifacimento del pavimento, ripristino dell’area del campo sportivo, riqualificazione dell’area giochi, rifacimento dell’impianto elettrico ed illuminazione. Lavori partiti nel 2017. A Taurisano non è rimasto altro che radere al suolo la “pineta” (cosa non prevista nel nostro progetto) luogo simbolico, di aggregazione e di grande riferimento sociale per intere generazioni di filettinesi e di turisti ( infatti quello che doveva essere un intervento di messa in sicurezza è divenuto un abbattimento scellerato). Gli è rimasto poi di piantare qualche nuovo arbusto e fare l’inaugurazione.
Ultimo ma non per importanza, il locale di via Primo Maggio. Il cambio di destinazione d’uso dello stesso è un provvedimento che andava fatto e fa bene l’amministrazione a regolarizzare tale situazione. Ci chiediamo come mai però la stessa non sia stata così solerte nel DARE SEGUITO AD UN’ALTRA PROCEDURA DI REGOLARIZZAZIONE DA NOI AVVIATA. Ci chiediamo quali decisioni siano state assunte dall’amministrazione Taurisano riguardo il procedimento di decadenza del contratto di locazione dello stesso locale? Sicuramente l’argomento va approfondito perché la cittadinanza vuole sapere quale siano state in merito, le “scelte politiche” dell’amministrazione in carica anche in considerazione della dichiarazione di PUBBLICA UTILITA’ per un locale che andrà a generare profitti per un privato. Ma di questo se ne occuperanno gli organi competenti.
FONDI GAL
A seguito di nostra associazione al Gal ed alle relative richieste di finanziamento, era stato avviato lo studio di fattibilità per utilizzare i fondi reperiti sulla misura 7 del PSR 2014-2020 (investimento previsto di circa 300.000 euro come anche riportato nel nostro programma elettorale) per la realizzazione dell’Ecomuseo civico dei Monti Simbruini presso il Palazzo Graziani. Dunque un’operazione strategica per dotare il territorio di forte elemento attrattore, finalizzato alla valorizzazione culturale e turistica dell’intero comprensorio. La prospettiva di oggi: spostare in questo storico palazzo gli uffici comunali.
COMPOSTIERA DI COMUNITA’
Se ne dubita l’efficace impiego. Del resto dopo lo smantellamento della raccolta differenziata non potevamo aspettarci una sensibilità ambientale diversa da questa. Il conferimento dei rifiuti differenziati nell’area ecologica unitamente al rifiuto umido, trattato con la compostiera di comunità, garantisce cospicui risparmi di trasporto che possono generare una riduzione delle tasse per tutti i cittadini. I ritardi di questa amministrazione arrecano danno alla collettività in termini di efficienza ed efficacia del servizio.
ATTIVITA’ DECLASSATE
Attendiamo ancora risposte tecniche dal competente ufficio in merito alla nuova scuola. Ribadiamo che il progetto esecutivo fu approvato senza relazione geologica semplicemente perché trattavasi di un intervento di delocalizzazione finanziato grazie al programma degli interventi di adeguamento sismico da effettuarsi su edifici scolastici già verificati sismicamente ed inseriti nella DGR Lazio, ai sensi del DPCM dell’8 luglio 2014. Il finanziamento inizialmente previsto era di oltre un milione di euro da impiegare sull’edificio di via A. Moro, dunque non era necessario trovare l’area in fase di progettazione perché il progetto riguardava la scuola esistente. Quando il finanziamento si è concretizzato, nel frangente su quell’edificio avevamo già effettuato un intervento di adeguamento sismico dunque abbiamo chiesto di delocalizzare e costruire una scuola antisismica ex novo. Da quel momento sono iniziati i sondaggi geosismici per verificare l’idoneità del terreno in relazione alla pianificazione urbanistica che doveva escludere ogni indice di pericolosità e vulnerabilità. Sono ormai passati due anni e in una zona ad altissimo rischio sismico ancora si perde tempo in elucubrazioni e fantomatiche giustificazioni invece di assicurare ai genitori la tranquillità di chi sa che il proprio figlio è in una scuola che garantisce il massimo della sicurezza antisismica.
Consigliamo a Taurisano di lasciare perdere i sassolini delle scarpe e piuttosto lo invitiamo a gestire il Paese o almeno a provarci visto che i suoi primi due anni sono stati del tutto fallimentari”.