Nella dura polemica innescata dal sindaco di Bari e presidente ANCI Antonio Decaro, che ritiene “inaccettabile scaricare responsabilità sui primi cittadini, con il Governo, che “senza nemmeno affrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in nel DCPM una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica, si inserisce oggi anche il primo cittadino di Anagni avv. Daniele Natalia.
Queste le sue parole: “nel corso di questa estate la nostra amministrazione ha lavorato per salvaguardare il tessuto economico-produttivo cittadino ed evitare una crisi sociale di proporzioni ampie ed imprevedibili.
Un risultato raggiunto da parte nostra e confermato dall’opinione pubblica e da molti osservatori. Oggi questo lavoro potrebbe essere vanificato dalle norme introdotte dal Governo che, per di più “obbliga” i sindaci a prendere decisioni drastiche e, per certi aspetti, controproducenti.
Vista la situazione epidemiologica nel territorio comunale di Anagni, per il momento non imporrò restrizioni a nessun operatore economico né ai cittadini. Certamente verranno aumentati i controlli da parte delle forze dell’ordine e chiederò a tutti maggiore attenzione e disponibilità a collaborare con le autorità, ma non sto parlando di attuare “giri di vite” di nessun tipo quanto piuttosto di una assunzione di responsabilità generale”.