Da Alessia Pomponi, Salvatore Nardecchia e Paolo De Meis, consiglieri di minoranza al Comune di Filettino, riceviamo la seguente nota che di seguito pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche.
Gentile Redazione di Anagnia,
dopo aver letto l’articolo da voi pubblicato oggi, dal titolo: “Filettino. Il TAR del Lazio rigetta il ricorso avanzato dagli occupatori dei manufatti ad uso artigianale”, ci corre l’obbligo di puntualizzare alcuni passaggi.
Non è corretto affermare che una ditta locale aveva eseguito un ulteriore ampliamento con lamierati e baracche a “ridosso delle elezioni del giugno 2018”, è corretto invece dire che tale abuso è stato eseguito dopo le elezioni comunali 2018, nel luglio-agosto, quando era già in carica l’amministrazione Taurisano, che avrebbe dovuto vigilare sull’abusivismo edilizio. Nel merito è utile ricordare che la vicenda, conclusasi con la sentenza del TAR n° 00379/2020 del 07/10/2020, nasce da un ”esposto per opere abusive zona artigianale”, alla Procura della Repubblica da parte del Sindaco sig. Gianni Taurisano, prot. 4343 del 19/11/2018, con conseguenti ordinanze sindacali di demolizione n° 7 del 18/04/2019 e n° 8 del 24/04/2019 e ordinanza n° 9 del 27.4.2019 con cui il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Filettino ha ingiunto la demolizione delle opere.
Contro l’ordinanza n° 9 del 27/04/2019, i possessori dei manufatti situati nell’area artigianale hanno prodotto, in data 26 giugno 2019, un ricorso al TAR per l’annullamento previa sospensiva. L’area artigianale è inserita in una zona a Rischio Idrogeologico R3 “ elevato” e oggi, nell’articolo, si dice che l’ufficio tecnico si è “immediatamente attivato per ricostruire la vicenda ed ha ottenuto un finanziamento di circa 200.000 euro per eseguire le prime opere per il contenimento gravitazionale ed idrogeologico, i cui lavori avranno inizio a “breve”; non è dato sapere in cosa consiste l’immediatezza dell’azione quando sono ormai passati 2 anni dall’esposto del sig. Taurisano e ancora non si esegue nessun lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico nella zona dove sono ubicati i capannoni.
Il sig. Taurisano ha vinto la causa davanti al TAR e “ha trionfato” sui possessori dei capannoni. E adesso? Non esiste nessun piano B a questo epilogo che è sempre apparso a tutti scontato. Allo stato attuale non esistono alternative alla demolizione. Alcune affermazioni a volte hanno il sapore della presa in giro, nulla di più. Siamo alle solite, adesso si scarica la responsabilità su chi ha amministrato nel 1999, quando l’esposto invece è del 19/11/2018, si attribuiscono sempre le colpe agli altri.
Crediamo che il paese abbia finalmente capito come stanno le cose e insieme a noi chiede con forza le dimissioni di questa amministrazione che si rileva costantemente inadeguata e politicamente incapace di dare risposte ai problemi dei cittadini. I consiglieri comunali di minoranza del comune di Filettino.