Abbiamo letto con grande stupore le dichiarazioni del sindaco Natalia apparse sulla sua pagina ufficiale di Facebook.
Nei saluti iniziali ha raccontato cosa ha fatto la sua amministrazione per il territorio di Anagni e in particolar modo per l’ambiente. Noi eravamo rimasti – visti i documenti ufficiali sui quali ci si deve basare – che lui e la sua amministrazione erano, ad esempio, favorevoli all’impianto di compostaggio e biodigestione che porterà ad Anagni 84mila tonnellate di rifiuti.
Decisione favorevole fatta arrivare in Regione Lazio con una discutibilissima lettera di poche righe della sua segreteria e non con un suo parere basato su approfondimenti tecnici e ambientali.
Siamo rimasti addirittura meravigliati quando ha affermato che
“inizierà un periodo di confronto” visto il tema ambientale accesso e ciò lo ha dichiarato il 18 settembre del 2021 quando è già avviato l’iter per l’Autorizzazione di Impatto Ambientale in Regione Lazio.
Il confronto abbiamo capito che Natalia lo ha avuto solo con i dirigenti di Energia Anagni S.r.L. o con i tecnici dell’A2A o con i vertici della SAF, tutti favorevoli al biodigestore, ma non certo con i cittadini di Anagni che hanno dovuto sapere dell’impianto solo dai noi consiglieri di opposizione.
Ce lo ricordiamo bene il consiglio comunale da noi richiesto per affermare e ribadire che esisteva una moratoria contro tali impianti, come è andato a finire.
I consiglieri comunali di opposizioni zittiti nei tempi e i tecnici dell’A2A che hanno fatto il loro comizio per dirci quanto fosse bello un biodigestore da 84mila tonnelate di rifiuti.
Ci ricordiamo bene le parole del Sindaco Natalia a favore dell’impianto e le riverenze avute con il presidente della Saxa Gres e della SAF.
Ora parla di confronto e addirittura di informare la cittadinanza in modo adeguato, quando non ha assolutamente informato alcuno in merito alla Conferenza dei Servizi Regionali circa l’AIA così da permettere a chi volesse di partecipare al processo decisionale relativo all’ impianto.
Nel suo comunicato, ora, chiede ai cittadini di partecipare al “progresso ambientale di Anagni” e allora ci deve spiegare cosa intende per progresso ambientale, visto che è favorevole all’arrivo dei rifiuti in città e come intende far partecipare i cittadini esclusi fino a ieri.
La verità è che lui ha deciso per tutti i cittadini e oggi che scopre che la sua posizione favorevole non è non apprezzata – siamo diplomatici- dai cittadini, ecco la sua retromarcia scandita dalle parole confronto e partecipazione.
Allora la retromarcia la faccia definitiva e categorica. Si dimetta in modo tale da avere un sindaco che realmente intenda fare il bene ambientale, e non solo, di Anagni e che sia capace di ascoltare nelle sedi opportune i cittadini, informandoli adeguatamente e preventivamente e fornendogli, poi, la possibilità di decidere, insieme alle istituzioni e alle forze politiche ciò che è bene per i cittadini.