La giunta comunale di Frosinone ha attivato i progetti “Differenziamo gli spazi” e “Cimitero bene in Comune” nell’ambito dei Puc (Progetti Utili alla collettività) previsti per il Reddito di Cittadinanza. I progetti andranno a unirsi, così, ai sette precedenti attivati nel capoluogo nei mesi scorsi, mediante la manifestazione di interesse “ValoreComune” del Distretto B, di cui Frosinone è capofila, per l’individuazione di soggetti attuatori.
Tutti gli interventi promossi dai Puc presentano caratteristiche di utilità sociale, civica e solidaristica e si fondano sul presupposto e principio normativo dell’impegno dei percettori del RdC in attività destinate a contribuire al miglioramento della qualità di vita e del benessere della comunità. Il soggetto attuatore di “Differenziamo gli spazi” e “Cimitero bene in Comune” è il Comune di Frosinone (settore ambiente); la supervisione è affidata all’arch. Alessandra Di Benedetto, mentre il tutor è stato individuato nella persona di Italo Pelagalli. Le attività, secondo l’assessorato di Massimiliano Tagliaferri, prevedono, nel caso del primo progetto, il riordino, la riqualificazione e la cura delle aree esterne utilizzate dalle comunità scolastiche, mediante la raccolta differenziata dei rifiuti di piccole e medie dimensioni (carta, plastica, indifferenziato e organico); lo spazzamento di fogliame; pulizia, sistemazione delle aree esterne (viali e percorsi di accesso) e, quando necessario, piantumazione di fiori.
Attraverso l’utilizzo di compostiere, il materiale organico potrà essere impiegato come compost.
I partecipanti, in numero di 20, saranno suddivisi in gruppi di massimo cinque persone e, ad ognuno di questi, sarà affidata la manutenzione di alcune scuole per un totale di 8 ore settimanali. Per quanto riguarda il secondo progetto, saranno svolti servizi di assistenza e di utilità sociale alle persone, mediante orientamento ai cittadini che si recano dai propri cari defunti e supporto alle persone in difficoltà. Anche in questo caso, i partecipanti, in numero di 20, saranno suddivisi in gruppi di massimo cinque persone e, ad ognuno di questi, sarà affidato lo svolgimento delle attività presso l’area cimiteriale per un totale di 8 ore settimanali.
In coerenza con le competenze professionali del beneficiario del RdC e con quelle acquisite in ambito formale, non formale e informale, oltre che in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l’impiego o presso i servizi sociali dei Comuni, il beneficiario è, infatti, tenuto a offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo Comune di residenza.