“L’election day del 18 dicembre per le Province italiane segna una sorta di spartiacque con il passato e gli effetti negativi che la legge 56/2014 ha avuto su questi Enti. Il 2022 sarà un anno di grandi riforme sulla scorta della valorizzazione che il Governo Draghi ha avviato per le Province, assegnando loro ruoli centrali e responsabilità dirette sia nell’utilizzo delle risorse del PNRR sia con la Legge di Bilancio 2022”.
Così il presidente dell’Unione delle Province del Lazio, Antonio Pompeo, sull’appuntamento elettorale che vede coinvolti 31 Presidenti di Provincia e 75 Consigli Provinciali. Questi i numeri delle quattro province del Lazio: 176 candidati, 3.224 aventi diritto al voto, 257 Comuni coinvolti per 1.544.269 abitanti.
Sono eleggibili a consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali in carica e il Consiglio dura in carica due anni.
In Provincia di Frosinone sono 6 le liste in campo per un totale di 49 candidati al consiglio provinciale. I Comuni sono stati suddivisi in cinque fasce e per ciascuna c’è una scheda di colore diverso: il voto di un consigliere oscilla dai 287 punti (è il caso delle città di Frosinone e Cassino) ai 30 per i centri più piccoli.
In Provincia di Viterbo due i candidati in gara per la carica di presidente: Alessandro Romoli, sindaco di Bassano in Teverina e Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia. 54 sono i candidati che hanno scelto di concorrere per andare ad occupare i 12 posti nel consiglio provinciale.
In Provincia di Latina i candidati alla Presidenza della Provincia sono: Gerardo Stefanelli sindaco di Minturno, ed ex Assessore all’Ambiente della stessa Provincia e il sindaco di Itri Giovanni Agresti. A votare, come accennato, non sono i cittadini ma i consiglieri comunali e i sindaci dei 33 comuni della provincia di Latina, con un sistema che prevede il voto ponderato: la preferenza di coloro che presiedono le assisi delle città più popolose (Latina e Aprilia) conta di più rispetto al voto dei consiglieri e sindaci dei centri meno popolosi. Per l’elezione saranno quindi decisivi i voti ponderati che ciascun candidato riuscirà ad ottenere nei centri maggiori.
In Provincia di Rieti le elezioni riguardano solo il parlamentino di Palazzo d’Oltrevelino, mentre per quelle riguardanti il presidente se ne riparlerà a ottobre dell’anno prossimo. Tre le liste per un totale di 25 candidati di cui solo 10 verranno eletti.
“Il rilancio delle Province è un’esigenza avvertita su tutti i territori, – continua Pompeo – anche alla luce di quanto dimostrato da questi enti negli ultimi due anni alle prese con l’emergenza pandemica, che ha messo in luce il ruolo irrinunciabile svolto dalle Province, soprattutto come ‘Case dei Comuni’. Un’attenzione e una centralità che, ovviamente, necessitano di essere riconosciute anche attraverso il riesame della Legge Delrio: la revisione del Tuel e un iter legislativo che vuole tornare a restituire alle Province dignità amministrativa e funzionale segneranno il ‘ritorno al futuro’ di questi enti che, anche attraverso le opportunità legate al Pnrr, torneranno ad essere attori protagonisti dello sviluppo dei territori”.
per questa nota si ringrazia la dott.ssa Giulia Abbruzzese, dell’ufficio Stampa della Presidenza della Provincia di Frosinone