Integralmente e senza apportare modifiche riportiamo – di seguito – la nota stampa inviata a questa redazione dall’ufficio stampa di A2A S.p.A., società che fa capo ad Energia Anagni:
“La conferenza dei servizi, tenutasi questa mattina presso Regione Lazio, ha
rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale per il progetto presentato da Energia Anagni
(società controllata da A2A Ambiente e partecipata da Società Ambiente Frosinone – SAF e Saxa
Gres) per la realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti organici mediante digestione
anaerobica e compostaggio con produzione di biometano.
L’impianto, dimensionato per le esigenze dei comuni della Provincia di Frosinone soci di SAF,
prevede il trattamento dei rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata dell’organico
domestico e di sfalci e potature del verde pubblico e privato effettuata sul territorio, evitando così
la continua esportazione di rifiuti fuori Provincia. Attraverso l’innovativo impianto di Anagni, tutto
ciò si potrà trasformare in biometano e compost di qualità, diventando quindi un’opportunità e
una risorsa preziosa per la comunità locale. Il biometano prodotto, equivalente al consumo annuo
di circa 4.000 famiglie, è destinato al ridurre la dipendenza da combustibili fossili nelle fabbriche e
sul territorio, assicurando contestualmente una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, secondo i
principi dell’economia circolare. Inoltre, l’impianto permetterà anche di risparmiare l’utilizzo di
concimi chimici, producendo un prezioso ammendate che aiuta a mantenere produttivi i suoli e che
sarà messo a disposizione dell’agricoltura locale.
Energia Anagni, accogliendo le istanze degli Enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi e con la
verifica di ARPA Lazio, ha inoltre predisposto un piano di indagini preliminari volto a indagare lo
stato le matrici ambientali del sito, in considerazione che gran parte dell’area industriale di Anagni
ricade nel sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco. Tali indagini hanno permesso di
rilevare preventivamente e tempestivamente alcune criticità dovute alle pregresse attività
industriali; gli esiti sono stati trasmessi agli enti coinvolti per dare avvio alle necessarie azioni volte
al risanamento ambientale delle matrici coinvolte.
Oltre a garantire benefici occupazionali, energetici e di recupero materia, la realizzazione
dell’impianto permetterà di intervenire sull’intero sito, eliminando le criticità riscontrate sui terreni,
e di contribuire al controllo delle altre matrici interessate, grazie ai sistemi di monitoraggio previsti,
fornendo agli Enti preposti un ulteriore compendio“.