Ci sono arti e mestieri che affondano le loro radici nei secoli. Quando non esisteva la polvere da sparo, la caccia era un’arte aristocratica. I nobili si servivano di falconi per cacciare e la falconeria era un’arte tenuta in grande considerazione. Lo è anche oggi per scacciare gli animali nei porti e nei magazzini ma sono rimasti in pochi a portare avanti questo mestiere millenario.
Alessio Platani, trentenne di Colleferro, è tra i pochissimi in Italia a conoscere a menadito l’arte della falconeria. In molti lo hanno visto nel Bosco di Paliano, dove tiene degli spettacoli didattici per mostrare a grandi e bambini il mondo dei rapaci. Laureato in “Tutela e benessere animale” a Teramo, ha una grande passione per il mondo animale: ha lavorato in cliniche veterinarie e ha addestrato diverse specie animali, tra cui anche i pipistrelli.
In provincia di Parma, a Traversetolo, ha iniziato a lavorare come falconiere, attività che l’ha portato anche a Venezia. Poi ha deciso di tornare a Colleferro per mettersi in proprio, sfruttando la sua vocazione per la didattica nei confronti dei bambini, per far conoscere loro gli animali di cui si occupa.
“Mi piace questo stile di vita e – racconta Alessio – ho pensato di riproporlo al Bosco di Paliano, addestrando un rapace apposito e facendo lezioni didattiche di falconeria. A bambini e adulti spiego il mondo dei rapaci, come sono, come si distinguono, le loro caratteristiche e come interagiscono con l’uomo, di cui hanno per natura paura”.
Al fianco di Alessio ci sono tre simpatici amici: Bubo il gufo, Abigail il barbagianni e Leeroy, la poiana a cui Alessio ha dato il nome di Jenkins, il personaggio del giocatore creato da Ben Schulz in “World of Warcraft”. E mentre i tre volatili affascinano e stupiscono i bambini durante gli spettacoli al Bosco di Paliano, Alessio ne spiega i comportamenti e le abitudini, impartendo comandi che loro eseguono prontamente e con semplicità. Ma fare il falconiere non è cosa semplice.
“La falconeria è sette giorni su sette” rivela Alessio. “Passo con Leeroy almeno la metà della mia giornata – confida – perché tutelare gli animali e il loro benessere vuol dire trovarsi in simbiosi con loro e portarli in spazi adatti. Il Bosco di Paliano – aggiunge Alessio – si offre bene come ambiente per gli animali. Chi vi arriva cerca di rispettare il più possibile la natura e il Bosco è l’ambiente adatto per garantire il benessere di Leeroy grazie all’ombra e al fresco”.
nota stampa e foto a cura del collega giornalista Luigi Biagi, che ringraziamo