A pochi giorni dalla presentazione di LiberAnagni che si è tenuta alcuni giorni fa in località Pantanello di Anagni, anagnia.com ha incontrato l’avv. Luca Santovincenzo, portavoce della coalizione civica, e gli ha posto alcune domande. Ecco cosa ci ha risposto.
Avvocato, nei giorni scorsi – a Casale del Sole, in località Pantanello di Anagni – si è tenuto l’evento di presentazione del movimento “LiberAnagni”. Di quanti e quali gruppi consta questa nuova compagine e qual è il percorso che intende intraprendere nel corso della campagna elettorale che sta per iniziare?
LiberAnagni non è un semplice “movimento”, bensì una Coalizione Civica. La compagine attualmente è formata da due gruppi civici, ossia il Movimento Crescita Comune e LiberAnagni Gruppo Civico, e da due circoli facenti riferimento a partiti politici, Possibile Anagni e Anagni 5 Stelle.
Il nostro è un percorso di azione politica e di confronto con la cittadinanza funzionale sia al quotidiano che alla futura campagna elettorale, dunque anche proiettato a governare. Ci sono poi attività di impegno civico tramite l’Associazione LiberAnagni con progetti ed iniziative private da promuovere e coltivare per la Comunità cittadina. Nel contempo, realizziamo attività di formazione amministrativa, di sensibilizzazione politica e civica della cittadinanza e di valorizzazione dei giovani che intendono avvicinarsi alla politica.
All’appello manca Sinistra Italiana, con la quale a maggio scorso era stato annunciato un percorso comune. Cosa è accaduto, nel frattempo?
Con Sinistra Italiana sono emerse oggettive incompatibilità di organizzazione, di metodo e di comunicazione che hanno fatto interrompere pressoché subito la collaborazione.
Quali sono i punti di forza di questo movimento e quali i punti principali del vostro programma?
Non spetta a me dire quale sia il nostro punto di forza, lo decideranno i cittadini.
Tengo però a precisare che la politica la facciamo tra la gente comune e con la gente comune. La politica fatta nei circoli esclusivi, nei salotti ed in certe “stanze” non ci interessa. Come non ci interessano i carrozzoni elettorali e siamo contro ogni forma di personalismo e trasformismo. Inoltre, siamo contro ogni pregiudizio e qualsiasi forma di intolleranza o snobismo, perché puntiamo ad aggregare e valorizzare tutte le risorse migliori di questa città. Lavoriamo affinché Anagni diventi quello che non è mai stato. Una grande Comunità cittadina. Mettiamo sempre davanti il rispetto della persona, perché non vogliamo che la grande rabbia che tanti cittadini hanno maturato in questi anni possa degenerare nell’odio e nei conflitti, ma faremo di tutto affinché si trasformi in sentimenti e propositi costruttivi ed aggreganti. Tuttavia, siamo molto determinati e non mancheremo mai di rimarcare i fatti, le verità e le responsabilità. Puntiamo molto sui giovani, sul confronto, sulla legalità e sull’attività di sensibilizzazione della cittadinanza sui valori della Politica vera, quella con la P maiuscola.
Il nostro programma è in fase di sviluppo e non possiamo anticipare troppo. Abbiamo esposto per ora le nostre quattro linee guida programmatiche: 1) miglioramento della qualità della vita dei cittadini, 2) legalità ed efficienza amministrativa, 3) valorizzazione ambientale ed economica del territorio, 4) aggregazione, solidarietà e inclusione sociale.
Posso specificare che la nostra intenzione è quella di legare tutto in un progetto armonioso, un progetto in cui Anagni diverrà un piccolo laboratorio di politica fatta di “scienza e coscienza” progressista, democratica, legalitaria e solidale.
E posso anche segnalare che prossimamente alcuni progetti e propositi saranno calendarizzati, mentre altri sono stati già accennati. Mi limito a citare il progetto Parco Fluviale ed il conseguente indotto, il Consorzio per la bonifica del SIN, l’attenzione all’istruzione, il sostegno alle attività economiche, la regolamentazione dei consigli di frazione e delle consulte, la formazione amministrativa (che continuerà anche dopo le elezioni ed è funzionale allo scopo dell’efficientamento della p.a.), l’istituzione di vari Uffici (ad es. finanziamenti e turismo), i centri di aggregazione giovanile e per i disabili.
Noi mettiamo al centro la persona e la sua qualità della vita, che faremo di tutto per migliorare. Così la crescita sarà comune e soprattutto Anagni diventerà attrattiva a livello turistico, residenziale, agricolo e imprenditoriale. Ad esempio, puntiamo molto sulle politiche sociali e sull’aggregazione. Vogliamo superare le divisioni ed ingiuste discriminazioni a cui si è assistito fin troppo in questi anni. Inoltre, la Politica sanitaria ed ambientale sarà molto incisiva, perché non solo stiamo sviluppando proposte innovative, ma abbiamo intenzione di procedere con azioni risolute. Per questo ho voluto rimarcare nell’evento di presentazione le mancanze e scelte scellerate che in passato hanno portato alla chiusura dell’ospedale ed all’AIA del biodigestore, due vicende assolutamente paragonabili per le negligenze della Giunta Comunale di centro destra sul tardivo ricorso al TAR contro i decreti del periodo “Polverini” 2011-2012 e sull’inspiegabile parere favorevole del Sindaco Natalia del Natale 2020. Sempre a titolo di esempio, rappresento come la nostra politica miri a fare in modo che il turista non si fermerà più in Città solo due ore ed il tempo della consumazione di un pasto come oggi, ma sarà invogliato a pernottare più giorni grazie ad una decisa attenzione al decoro urbano, alla viabilità ed ai servizi, ed all’offerta di uffici dedicati, indicazioni e percorsi tematici (storia, cultura, natura, etc.), ad un ufficio turistico funzionale, ad un sistema di mobilità alternativa ed infine alla valorizzazione di tutte le bellezze del nostro territorio, tra cui miriamo a recuperare numerosi angoli poco conosciuti delle nostre periferie. Noi non puntiamo solo ad attrarre i semplici turisti, ma a far sì che gli abitanti delle grandi Città vedano Anagni come sede ideale per la seconda casa, una città che offre tanto nel quotidiano e dove pensare addirittura di potersi trasferire dopo la pensione. Ciò provocherà l’aumento della domanda di case e la rivalutazione dell’intero patrimonio immobiliare, che porterà maggiore ricchezza per tutti gli anagnini.
Ho letto il “manifesto” pubblicato sulla vostra pagina Facebook e devo dire che l’ho trovato convincente ed interessante; ma sappiamo bene entrambi che tra il dire e il fare…
Tra il dire e il fare ce ne passa, è vero. Noi ci atterremo sempre ai fatti concreti, senza fronzoli. Ci impegneremo a fare periodici resoconti alla cittadinanza della nostra attività amministrativa, una cosa che in altre realtà è la normalità e che invece qui non si è mai vista.
Per quanto fatto finora mi limito a dire questo. Il manifesto sulla nostra pagina indica obiettivi, principi e valori chiarissimi e netti. Tutto questo è stato esplicitato fin dall’inizio del percorso politico di ciascuno di noi, e durante questa prima fase, caratterizzata peraltro dall’immobilismo ed evidente disorientamento delle altre forze politiche, ci ha consentito di emergere e crescere, essendoci imposti con trasparenza, fermezza ed estrema pragmaticità. Per noi l’organizzazione è tutto e non lasciamo niente al caso. La programmazione, il ruolo centrale dei giovani, le sinergie tra le varie forze, le innovazioni a livello comunicativo e l’avviamento di progetti già concreti possono essere un indizio di quanto lavoro ci sia dietro. Ci ha fatto molto piacere che un ex sindaco dal curriculum importante come Fausto Bassetta ci abbia riconosciuto serietà e concretezza. Ma c’è altro. E di questo abbiamo dato prova. Quando diciamo una cosa, la facciamo. Quando facciamo una cosa, abbiamo già in testa il prossimo progetto. Guardiamo sempre avanti. La visione per noi è tutto. Ma soprattutto, le iniziative, le idee e i progetti, sono tutti continuamente collegati in funzione di una crescita armoniosa dell’intera Comunità.
Parliamo di Lei. Proprio nel corso di questa assemblea il Suo nome è stato indicato quale rappresentante e portavoce del movimento. Possiamo ritenere tale nomina un preludio alla Sua candidatura a sindaco? Glielo chiedo perché, nel caso, se così fosse, potrebbero rimaterializzarsi le accuse che Le erano state mosse in un passato neanche tanto remoto di “aver strumentalizzato un comitato di cittadini a fini elettorali e politici”. Cito testualmente le parole di un post pubblicato su Facebook dall’assessore comunale Carlo Marino in cui si faceva riferimento al suo ruolo di presidente del comitato di Quartiere Cerere…
Di candidature parleremo a tempo debito, ossia quando sarà tempo di elezioni. Ed adesso non lo è. Per ora parliamo di un incarico di rappresentanza ed indirizzo politico che ho accettato per senso di responsabilità e che spero di svolgere nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda il resto, posso dire questo.
Il mio percorso politico inizia nel dicembre 2021 e quando ho maturato questo proposito ho informato nella massima trasparenza il comitato direttivo dell’associazione che rappresento. Nessuno mi ha mosso obiezioni ed è stato un percorso lungo fatto di studio, incontri e confronti.
Ho cercato di capire se c’era una speranza di cambiamento improntato alla legalità, alla solidarietà ed alla buona amministrazione e, strada facendo, ho trovato altre persone ispirate dai miei stessi propositi.
Prima di tale data non ho mai svolto attività politica e non mi sono mai candidato sebbene abbia anche ricevuto alcune richieste. Posso aggiungere, nella massima trasparenza, che mi sono sempre interessato di politica ed in genere della gestione della res publica, tanto che mi è capitato molte volte di assistere ad eventi pubblici politici. Tuttavia, in concreto, non ho mai trovato progetti credibili a cui aderire e l’unica mia partecipazione alle attività di un gruppo politico locale risale all’inizio del 2018, allorquando mi avvicinai a questo gruppo perché frequentato un familiare stretto, salvo tirarmi poi indietro pressoché subito, se non ricordo male nel giro di un paio di mesi.
Per quanto riguarda le accuse di cui parlate, che sono assolutamente false ed offensive, è una sorta di mantra che va avanti da troppo tempo ormai, non solo nel post a cui vi riferite, ma anche nel chiacchiericcio quotidiano che mi è stato riferito da tantissime persone in questi anni. Purtroppo, sono insinuazioni davvero poco edificanti per chi si presta a diffonderle, che qualificano la persona prima ancora che il politico. Io sono profondamente convinto che la credibilità politica si acquisti per prima cosa con la serietà. Ed in tutto questo purtroppo non vedo nulla di serio.
Per i tanti cittadini che non mi conoscono ci tengo a dire che sono sempre stato a servizio della Comunità con l’impegno civico. Basta chiedere alle tante persone e realtà sociali e culturali con cui ho collaborato e collaboro da anni, come basta riprendere tutti i miei interventi pubblici.
Per essere più precisi, e ci sono anche diversi articoli di questa testata a dimostrarlo, l’associazione Quartiere Cerere non nasce per una mia candidatura, ma nasce nel 2018 su impulso di tanti residenti e commercianti per provare a risolvere i problemi causati proprio dall’insediamento della stessa amministrazione di Carlo Marino, ossia l’immediata eliminazione della ZTL e la tolleranza del traffico e del parcheggio selvaggio. Allo stesso modo il mio impegno ambientale nasce il 24 giugno 2021 dopo aver preso coscienza che il Sindaco Natalia aveva spianato la strada al biodigestore col parere favorevole del 2020. Io fino al dicembre 2021 ad espormi politicamente in prima persona non ci pensavo proprio. Però in quel periodo, quando la spinta civica era sfacciatamente boicottata dai nostri stessi rappresentanti istituzionali, c’è stata da parte mia una presa di coscienza. Continuando solo con l’impegno civico avremmo ottenuto ben poco contro un simile livello di disonestà intellettuale e incapacità amministrativa, ormai profondamente radicato nella nostra città. A ciò è seguita un’assunzione di responsabilità nei confronti di me stesso, della mia famiglia e delle tante persone che hanno iniziato a chiedermi di intraprendere un percorso politico. In definitiva, sto cercando di spiegare che l’inizio del mio impegno politico è stato stimolato proprio dalle mancanze di questi amministratori, ai quali anzi vorrei far notare che più alcuni di loro sussuravano queste ridicole insinuazioni alle orecchie della gente più aumentava la gente che mi fermava per strada per chiedermi di attivarmi politicamente.
Cambiamo discorso: come valuta l’operato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Natalia nel corso di questi cinque anni? Critiche, ma anche – in caso, se ritiene ci siano state – valutazioni positive.
Come dicevo, stiamo facendo politica tra la gente e dalla gente riscontriamo giudizi molto molto negativi e severi. Gli unici che sembrano apprezzare, sostanzialmente in un modo o nell’altro si riferiscono a misure spot, che in qualche forma hanno apportato beneficio alla loro sfera personale o alle loro attività economiche. Guardano invece al contesto più generale, il giudizio che abbiamo recepito e riscontriamo è complessivamente molto negativo. Ci sono segnali evidenti sotto gli occhi di tutti. Sono state disperse troppe risorse finanziarie in progetti poco funzionali o privi di adeguata utilità o ritorno economico collettivo. È mancata la progettazione e la visione, tanto che del programma elettorale non è stato fatto nulla, ma si sono improvvisate scelte poi rivelatesi negative o inutili, come ad esempio il biodigestore ed un’area fitness di 300mila euro al parco della Rimembranza. E’ inoltre mancata la capacità di gestire situazioni di emergenza, vedi frana della Calzatora. Soprattutto ci sono state troppe discriminazioni e distorsioni, ma anche troppi comportamenti tesi ad alimentare conflitti tra i cittadini ed a volte, spiace dirlo ma è così, anche contro i cittadini. Gli errori ed orrori sul biodigestore vanno rimarcati e sono imperdonabili, al pari di quanto avvenne con l’ospedale nel 2012 come accennato prima, dove c’erano sempre loro ad amministrare. La recente frattura scomposta nella maggioranza certifica una inconcludenza di fondo, al pari della bocciatura delle delibere sulla rigenerazione urbana, della vicenda del campo di calcio e della mancanza di interventi sulla ex polveriera. Sono stati oltre quattro anni di annunci disattesi e interventi spot, di palliativi e rincorse. Paradossalmente è stato il Covid a dargli respiro, dandogli la possibilità di maggiori risorse e di interventi che altrimenti non avrebbero mai fatto per loro stessa ammissione (vedi ad esempio spazi gratuiti per i commercianti, vedi progetti di rigenerazione urbana inoltrati con i fondi del PNRR e vedi alcuni interventi sugli edifici scolastici). Allo stesso modo è paradossale come abbiano iniziato a fare qualcosa per il centro storico proprio grazie alla prima battaglia del Quartiere Cerere sulla ZTL, che ha spinto altri cittadini a fargli rivedere un programma elettorale scellerato sul punto. A mio avviso l’ansia da prestazione elettorale che ha animato l’apertura dei vari cantieri in questo periodo e la marea incontrollata di inutili autocelebrazioni non servirà a granché, se non a irrigidire ancora di più tutti quelli che, e sono la stragrande maggioranza degli anagnini, ormai non credono più a queste persone.
Si parla di una ridiscesa in campo dell’ex sindaco di Anagni Franco Fiorito; come valuta questa evenienza?
Il fatto che nel 2022 si riparli nel centro destra di Fiorito dimostra il livello di una classe politica che in tutti questi anni non è cresciuta e non si è rinnovata. Si guarda indietro e si va indietro. Di fatto non cambia nulla. Mi è capitato di leggere alcune sue analisi politiche sulla testata per cui scrive e questo mi fa dubitare fortemente sulla concretezza di una simile diceria. Una persona che dimostra una tale capacità di critica ritengo che sia dotata di altrettanta capacità di autocritica. Ad oggi, quindi, non potendolo considerare nuovamente un politico, non credo che ci sia bisogno di ulteriori valutazioni.
Nel corso dell’evento di sabato scorso a Casale del Sole è stata presentata “la scuola di formazione amministrativa” che sarà tenuta dall’ex sindaco di Anagni Fausto Bassetta; può spiegarci in che consiste questa scuola e le modalità e i tempi entro cui si svolgerà?
Fausto Bassetta è una persona di grande spessore, serietà e concretezza. Aveva in mente da anni e questo progetto e quando ci siamo incontrati non ci abbiamo pensato un minuto ad accoglierlo e promuoverlo. A sua volta lui ha subito preparato il tutto, per cui non finiremo mai di ringraziarlo. Il corso sarà molto articolato e si tratterà di circa 11 incontri frontali di due ore ciascuno. Saranno affrontate tutte le materie necessarie per fornire ai nostri futuri amministratori le nozioni occorrenti per affrontare l’esperienza che li attende e comunque per controllare l’operato di quelli avversari. Il docente potrà avvalersi anche dell’ausilio di accademici, magistrati e professionisti. Purtroppo, ad Anagni d’improvvisazione e impreparazione ne abbiamo avuta fin troppa. Per questo noi tutti ci prepariamo, perché vogliamo essere pronti, pragmatici ed efficaci anche nella fase di amministrazione, come abbiamo fatto finora. Saranno lezioni di un sabato al mese e la prima è prevista, se va tutto bene per la disponibilità della sede, il 15 ottobre 2022. Il corso sarà gratuito e per partecipare alla scuola bisognerà tesserarsi all’associazione LiberAnagni. Per ogni informazione bisogna mandare una email all’indirizzo press@liberanagni.it, oppure richiesta di contatto sulle pagine Facebook e Instagram “LiberAnagni”.
intervista a cura di Ivan Quiselli, direttore responsabile di anagnia.com