Parte giovedì prossimo, con i primi trattamenti, il nuovo servizio del reparto Oncologia dell’ospedale Santissima Trinità di Sora.
Presso il Day Hospital, le pazienti oncologiche potranno indossare il casco refrigerante per chemioterapia, il cui funzionamento è stato mostrato oggi ai Consiglieri Regionali del territorio della provincia di Frosinone.
Il dispositivo, che arricchisce la strumentazione medica a disposizione del reparto, ha l’effetto di ridurre la caduta dei capelli nei soggetti affetti da tumore, perché diminuisce l’afflusso di sangue al cuoio capelluto e di conseguenza frena l’ingresso del farmaco che influisce sulle cellule capillari.
Il suo funzionamento aumenta la qualità della vita e induce benefici psicologici nelle pazienti: la caduta dei capelli è infatti l’aspetto più visibile legato alla chemioterapia, quello che maggiormente genera ansia e stress e accentua la fatica.
Le pazienti saranno accolte in una stanza dedicata con due poltrone: il casco refrigerante viene acceso mezz’ora prima dell’inizio della terapia, indossato per tutta la durata del trattamento e per i novanta minuti successivi la fine dello stesso.
La percentuale di riuscita, secondo gli ultimi studi, si attesta sul 76%, un beneficio in più che aumenta l’autostima e offre una forza maggiore per combattere il male da vincere.
SARA BATTISTI: A SORA CASCHI REFRIGERANTI PER DONNE SOTTOPOSTE A CHEMIOTERAPIA
“STRUMENTO MOLTO IMPORTANTE PER BENESSERE FISICO E PSICOLOGICO DELLE PAZIENTI”
“La Brest Unit di Sora è stata dotata di un ulteriore strumento a sostegno delle donne affette da tumore al seno: due caschi refrigeranti per arrestare la caduta dei capelli durante i cicli di cura chemioterapici. Strumenti di ultima generazione e importanti per il benessere fisico e psicologico delle pazienti”.
Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale del Lazio.
“Del resto – spiega – è noto quanto sia logorante, lungo e tortuoso il percorso di cure per queste malattie. Ma la scienza, la medicina e soprattutto gli sforzi della sanità pubblica, rappresentano per tanti pazienti la strada per la guarigione. Ecco, nella nostra provincia, grazie al lavoro della ASL Frosinone e della Regione Lazio, abbiamo costruito e continuiamo ad investire su una rete di servizi territoriali a sostegno di chi lotta contro il cancro. E alcuni risultati, con lo straordinario lavoro dei nostri medici e degli operatori sanitari, sono – conclude – davvero importanti”.