Stesse modalità e – quasi certamente – stessa banda; stavolta, però, il colpo non è andato a segno. Quanto accaduto nei giorni scorsi a La Forma di Serrone, sulla via Prenestina – quando alcuni malviventi (forse quattro, più uno o più “pali”) sono riusciti a portare via un bottino cospicuo consistente in circa 50mila euro – avrebbe potuto riverificarsi se anche stavolta l’impianto di allarme non avesse funzionato a dovere.
Tutto è accaduto in poche ore, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso: ignoti malviventi – infatti – dopo aver rubato un’auto a Ferentino attorno alla mezzanotte, hanno provato – verso le 2.00 di notte – a fare irruzione all’interno della filiale di Supino della BPER, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna. In questo caso l’impianto di allarme ha funzionato ed è scattato regolarmente e ogni tentativo da parte dei ladri di inibirne il segnale GPS è risultato vano.
Sentitisi scoperti, i malviventi – quattro, stando a quanto si evince dalle telecamere di videosorveglianza della filiale – sono fuggiti via a bordo dell’auto rubata facendo perdere le proprie tracce.
Stamattina – 21 ottobre 2022 – l’auto è stata ritrovata in località Finocchieto di Osteria della Fontana, nei pressi di un parcheggio privato. Prima di abbandonarla, i malviventi hanno svuotato un estintore cospargendo la polvere antincendio all’interno dell’abitacolo al fine di nascondere eventuali impronte. Aveva sportelli e cofano aperti.
A rinvenire l’auto, alcuni residenti del quartiere che hanno immediatamente avvisato i Carabinieri della Stazione di Anagni coordinati dal mar. Massimo Crescenzi; giunti sul posto pochi minuti dopo, i militari hanno richiesto l’intervento dei colleghi dell’ufficio Rilievi del Nucleo Investigativo di Frosinone i quali hanno portato a termine tutti i rilievi del caso e hanno poi riconsegnato l’auto ai legittimi proprietari, una coppia di Ferentino.
Proprio in queste ore, i militari anagnini sono al lavoro per fare un focus su tutti gli elementi e gli indizi raccolti dopo i due eventi delittuosi e per venire a capo dell’intricata matassa.