Non conosce battute di arresto l’azione di ferma contrarietà all’impianto di biodigestione di rifiuti che dovrà essere realizzato in località Selciatella di Anagni, piena zona industriale, e contro il quale si scagliano, ormai da almeno un paio d’anni, associazioni, comitati civici, semplici cittadini e buona parte della classe politica locale.
Nei giorni scorsi, i legali Roberto Colagrande, Michele Mammone e Alessandro Mari hanno notificato una nuova lista di motivi aggiuntivi, ben 18 in totale, di ricorso “contro la Regione Lazio per la conferenza dei servizi decisoria dell’A.I.A. del 9 agosto 2022 nell’ambito del procedimento giudiziario innanzi al TAR LAZIO di ROMA R.G. 9230/2021“.
“L’atto – si legge in una nota inviata a questa redazione – è stato predisposto per conto dei 26 cittadini residenti vicini all’impianto, dell’associazione Quartiere Cerere, del Movimento Crescita Comune e di Legambiente. Nel corpo dell’atto sono stati ripetuti i motivi del ricorso principale contro la VIA e recepite anche le molteplici osservazioni sollevate dall’avv. Luca Santovincenzo per l’associazione Quartiere Cerere nel corso della lunga Conferenza dei Servizi della procedura A.I.A.“.
“Dopo il 9 agosto – è scritto ancora nella nota – la speranza per bloccare il biodigestore è vincere questo ricorso, auspicando anche nell’intervento a sostenerlo da parte dell’avvocato incaricato dal Comune di Anagni (30mila euro di impegno di spesa). È un grande sforzo economico per noi ma lo facciamo per la nostra Città”.
LA PAROLA AGLI AVVOCATI
Nello specifico – fanno notare i legali Roberto Colagrande, Michele Mammone e Alessandro Mari – tra i 18 motivi rilevati si evidenzia in particolare: la nullità del parere dell’Area Rifiuti della Regione Lazio e la violazione del PRGR (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti); il difetto di istruttoria della VIA confermato dalla revoca del parere negativo del sindaco di Anagni Daniele Natalia, dal parere urbanistico dell’Ufficio Tecnico del Comune di Anagni, dal parere sanitario del sindaco stesso e da altre criticità emerse in sede di AIA; l’inammissibilità delle modifiche progettuali in sede di AIA.
PER CONTRIBUIRE ALLE SPESE LEGALI
Chiunque voglia contribuire, anche con piccole cifre, alle spese legali dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, può farlo utilizzando il seguente IBAN IT12O3608105138222983322996 intestato al Cassiere incaricato NO BIODIGESTORE ANAGNI sig. Ilario Pesoli. La causale da usare è “contributo volontario mov. NO BIODIGESTORE ANAGNI”.