“L’arrivo dei buoni lavoro è importante nelle campagne dove occorre lavorare con la semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese”. E’ quanto ha affermato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, in riferimento ai contenuti della manovra che prevede l’introduzione dei buoni lavoro a tempo determinato per un importo fino a 10mila euro.
“Siamo grati al Governo per aver accolto le nostre sollecitazioni sul problema della manodopera agricola e – sottolinea Granieri – siamo pronti al confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli”.
Stando ad un’analisi effettuata da Coldiretti Lazio in base all’ultimo rapporto dell’ufficio di statistica Crea – Pb (Ministero delle Politiche Agricole), elaborato su dati Inps, nel Lazio sono presenti complessivamente più di 45.800 operai agricoli a tempo determinato e indeterminato. Al primo posto troviamo Latina con oltre 19.600 presenze, seguita da Roma con 13 mila e Viterbo con 9.400. Al quarto e quinto posto Frosinone con 2.113 operai e Rieti con 1.703. I lavoratori stranieri sono più di 26 mila, provenienti da 117 nazioni e sono pari al 56,9% del numero degli operai agricoli totali, con una concentrazione maggiore a Latina e Roma, mentre le donne straniere sono oltre 4.500. Sono 6.400, invece, gli operai agricoli comunitari e 2500 le donne.
“Sovranità alimentare significa nei fatti – conclude Granieri – un impegno per investire nella crescita del settore con il lavoro, aumentare le produzioni, ridurre la dipendenza dall’estero, valorizzare la biodiversità del nostro territorio e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità”.