I Trillanti tornano ad emozionare il pubblico con quello che si potrebbe definire un laboratorio di etnomusicologia all’aperto, in una location che rievoca i “pilastri della terra”.
Un nuovo format, sulla scia del lavoro già avviato questa estate con il Ciocia World Festival. Il concerto, infatti, si inserisce in un percorso itinerante più ampio che va a toccare vari paesi della Ciociaria con l’obiettivo di riqualificare la cultura popolare di questo territorio. Il 26 dicembre toccherà a Collepardo, nello specifico Pozzo D’Antullo, la cui storia già rappresenta il cuore dell’evento: una voragine che si è aperta in seguito ad uno squarcio naturale di una caverna. Un ritorno alle origini, una parabola tutta naturalistica che bene coglie il senso di Tradizione 2.0 de I Trillanti.
Proprio il concerto del famoso gruppo musicale ciociaro sarà il portante della giornata. La ricerca della direzione artistica vuole infatti rievocare il territorio attraverso voci, suoni, strumenti e balli, riscoprendo le tradizioni della cultura ciociaria in festa.
Un obiettivo ambizioso, quello che si è posto Mattia Dell’Uomo che durante l’evento si avvarrà di tanti ospiti tra i quali il gruppo musicale “La Controra”, la compagnia teatrale “Il Gattopardo” e l’attore Marco Prosperini – che farà da collante tra un gruppo e l’altro intrattenendo il pubblico con i suoi interventi.
L’evento della Ballata di Santo Stefano ha un duplice obiettivo: da un lato invitare i musicisti del territorio per dar vita ad una jam session dove le varie radici si intrecciano in un’unica sessione di tradizione musicale quasi improvvisata, naturale. Dall’altro lato invece coinvolgere le varie generazioni attraverso rielaborazioni di stornelli, saltarelli così da abbattere le barriere tra i suonatori e i danzatori da un lato, e gli spettatori dall’altro. Un esperimento popolare all’aria aperta, in grado di riscaldare e rendere ancora più natalizia la magica atmosfera delle grotte.
È infatti grazie a Lazio Crea, al Comune e alla Pro Loco di Collepardo – oltre al finanziamento della Regione Lazio – che ci saranno anche spazi per bambini e adulti con dei laboratori gratuiti dedicati proprio allo studio del saltarello e della ballarella.
Durante la giornata, inoltre, Babbo Natale accoglierà i più piccoli con dolci e caramelle, il tutto in un contesto di gioco che vuole guardare al passato e cercare di trasmettere ai bambini curiosità e storie del mondo popolare, antico “sostenendolo con esperienze concrete, con una costante apertura al confronto fra se stessi e gli altri. Le attività viaggeranno sempre in compagnia di filastrocche, indovinelli e racconti antichi, che diventeranno le giocose tappe del nostro viaggio all’interno delle tradizioni”.
L’evento si terrà dalle 10:00 alle 16:00 e prima del concerto dei Trillanti ci sarà anche un pranzo popolare con diverse degustazioni di piatti tipici. Dalle 13.00 infatti sarà possibile pranzare con gastronomia locale come pasta e fagioli, arrosto, vin brulé, caldarroste. La convivialità vuole essere un assaggio che porterà tutti i partecipanti alla conoscenza della cultura popolare, perché anche le briciole possano essere la disseminazione delle antiche tradizioni.
Tra una canzone e l’altra sarà possibile anche acquistare prodotti tipici ciociari come miele, olio ecc. presso gli stand allestiti e degustare i liquori della Liquoreria Sarandrea come sambuca, grappa e altro ancora.
I Trillanti:
I Trillanti nascono nel 2013 per cantare a gran voce – nelle piazze, per le strade – gli stornelli e i canti della Ciociaria, zona da cui il gruppo proviene. Dal 2013 ad oggi molte cose si sono succedute e via via modificate. Il gruppo si definisce come un progetto che viaggia su due binari paralleli, entrambi ancorati alle radici del territorio natio, ma con delle peculiarità che allo stesso tempo li differenziano. Da un lato, la strada della ricerca e del recupero di fonti per custodire, conservare e riportare alla luce mediante arrangiamenti innovativi avvolti da un mantello di audacia – brani tradizionali conosciuti in passato solamente da pochi. Dal lato opposto, la novità e la creazione: cantare la contemporaneità del mondo attraverso brani originali e per mezzo di strumenti, suoni e danze del passato coesi a quelli del presente. Si parla di un lavoro di importanza primariamente culturale, dunque del popolo, che dà e riceve in cambio la dignità delle bellezze immateriali coreutiche e musicali del Lazio e dell’Italia centrale e meridionale. Il gruppo è composto da Mattia Dell’Uomo, Simone Frezza, Elisabetta Rossi, Valerio Frezza, Pierpaolo Rossi, Alessandro Magnante
articolo a cura di Mattia Dell’Uomo, addetto stampa; email: info@itrillanti.com
Social-network
Instagram: https://www.instagram.com/itrillanti_official/
Facebook: https://www.facebook.com/itrillanti
Per ulteriori informazioni o approfondimenti visita il sito: www.itrillanti.com